Gli chef: il sardo Luigi Pomata e il tunisino Jaoudet Turki |
Io tento di riportare qui quello che ho messo in valigia tornando a casa.
Partendo da qui. Questo è il mio manifesto.
Da tempo immemore.
Manifesto del U.S Food Administration diffuso nella Grande Guerra |
Si tratta del poster che la U.S. Food Administration del Maine, diffuse nel 1917 durante la Grande Guerra. E sta appeso nella mia amata cucina, tanto per avere un remind, mentre volteggio con planetarie e cioccolato, immaginando di fare torte e mousse celestiali.
Quando ero bambina e mia mamma serviva la carne al mio fratellino e lui non la mangiava, ovviamente da brava spiona femmina sorella, le spifferavo "mamma mamma Gian Luca ha lasciato la mucca nel piatto!"
Già allora vedevo l'animale e non la fettina.
Già albergava in me il germoglio della consapevolezza a tavola, inconsapevolmente.
Non sono vegetariana. E non lo dico con orgoglio.
Ma, questo lavoro di foodblogger, così è stato definitivamente nobilitato da una penna importante* presente al Med Diet Camp, mi ha dato lo strumento per conoscere e approfondire ciò che per istinto sceglievo secondo un mio personale codice etico, che mi era stato tramandato come patrimonio genetico.
L'esperienza del Med Diet Camp organizzata da Città dell'Olio, è in sintesi quello che un'alunna prova di fronte ad un professore carismatico, e lo sente dar forma e consistenza a ciò che lei ha sempre pensato dentro di sé. Allora non sono matta, le viene da dire all'alunna, anche altri la pensano come me. E se poi è un professore vuol dire che ha del fondamento il mio pensiero. Insomma evviva.
Così è stato a Cagliari: i punti del "mio" manifesto sono stati supportati e spiegati dal giornalista eno-gastronomico Carlo Cambi, autore de La Prova del Cuoco e dalla professoressa Alessandra Guigoni, antropologa dell'alimentazione.
E rappresentati dai 4 chef, che portavano i loro paesi a tavola in uno scambio interculturale armonico, l'Italia, la Tunisia, il Libano e l'Egitto.
Questo è accaduto a Cagliari lo scorso fine settimana e la foto in apertura ne è una icona emblematica e rappresentativa. Il cibo è comunicazione, il cibo fa ridere, unisce le persone, crea ponti invisibili attraverso culture millenarie. Il cibo è cultura. E' il primo fondamentale elemento di conoscenza, che ci accoglie in un paese nuovo (non mi piace straniero). Per questo già da giovane studentessa, nello scorso millennio, durante i viaggi-studio non mi sognavo neanche di andare a cercare gli spaghetti a Berlino o la pizza a Londra (insana abitudine degli italiani). E' come strappare le prime pagine di un romanzo avvincente. E' come camminare zoppi; mangiare senza sapore, senza la lingua, che trasmette il gusto dei cibi. La cosa peggiore che mi può capitare sedendomi a tavola è essere raffreddata: non senti nulla dei sapori, perchè tutto passa attraverso l'olfatto, vero Carlo? E' abbastanza frustrante.
E infine, attraverso il cibo il neonato ri-conosce la mamma, il cibo è amore dunque.
Le cose preparate con amore sono più buone, e non è uno spot di basso profilo. E' vero e testato. Lo diceva anche l'ultimo numero di Focus...
La dieta Mediterranea dunque come ri-scoperta di valori millenari, di abitudini che trascendono questo secolo e raccolgono tradizioni che si perdono nel tempo.
A destra l’esperto di cucina libanese è Georges Kik, chef e patron del “Ratatouille” di Beirut |
Moustafa M. Elrefaey, chef e patron del Ristorante “Zooba Home Grown” al Cairo, che ci ha introdotto nella cucina egiziana |
tagliatelle fatte con la farina di fagioli (asciugati al forno per 3 ore e macinati) |
Il MedDiet Camp è il primo dei cinque grandi eventi pianificati da MedDiet, progetto strategico finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007-2013. Con un budget complessivo pari a circa 5 milioni di euro e una durata di 30 mesi, il progetto mira a promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea, riconosciuta Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco nel 2010. Oltre all’Italia, che partecipa con Unioncamere in qualità di capofila, il Centro Servizi per le imprese della Camera di Commercio di Cagliari, il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio e l’Associazione nazionale Città dell’Olio quali partners, il progetto coinvolge altri 5 Paesi del Mediterraneo (Egitto, Grecia, Libano, Spagna e Tunisia).
** Carlo Cambi giornalista eno-gastronomico e autore de La Prova del Cuoco
Monica, le tue parole le sento mie. E' successa la stessa cosa anche a me tornando da Cagliari, una rivelazione che era gia' una consapevolezza. Ti ringrazio per averlo espresso cosi bene. Per me sara' difficile, l'emozione e' ancora forte e devo lasciare sedimentare i pensieri. Un bacio fortissimo. Pat
RispondiE' bello vedere come ognuno di noi riesce a comunicare...tu hai scelto di raccontare con le parole, io ho scelto di raccontare attraverso le immagini, forse per la mia vena poetica! Davvero un' esperienza che porterò nel cuore e quel che penso di te è che sei ancora meglio di come immaginavo!!!! Ti stimo Monica e sei davvero una donna con la D maiuscola! Porto a casa consapevolezza con la speranza di crescere e diventare grande, spero un giorno di diventare una donna come te!!! Ti abbraccio forte!!!
Rispondisai che non ho parole per le tue parole… solo un abbraccio :)
Monica che bella quest'esperienza, prima ho visto anche le magnifiche foto di Gabila ed è proprio piacevole leggere i racconti di questa favolosa avventura.
RispondiUn abbraccio
Enrica
bello il post, belle le foto bello l'evento e con le tue parole e le tue immagini mi sono sentita con voi!!!
Rispondibacio
Non sono vegetariana. E non lo dico con orgoglio, però...quella consapevolezza incoscia dentro di me ce l'ho sempre avuta anche io e piano piano stà venendo fuori. Leggerti e leggere di questo bellisssimo evento mi riempie il cuore. Imparare a nutrirsi volendosi bene è qualcosa che gli uomini occidentali hanno smesso di fare ed eventi come questo sono indispensabili per riportare i valori veri anche nel cibo, nostra prima fonte di vita. Bacio Manu
RispondiDeve essere stata una bellissima esperienza, sono felice per te, amica mia! :) Grazie per aver condiviso tutto questo con noi e complimenti :) Un abbraccione <3
RispondiBellissimo post cara amica. Quel manifesto lo voglio stampare e appendere anch'io. E le tue parole sono insegnamento, sono consapevolezza, sono lezione di apertura mentale e simbolo di intelligenza razionale. Ecchevoldi? Non lo so, tesoro, nel senso che ho letto queste parole tutte di un fiato ed ho capito quanto sia importante la lezione che abbiamo tutte imparato da queste esperienze e le tue parole sono una perfetta sintesi e presa di coscienza.
RispondiIo credo di essere fortunata poiché ho avuto il privilegio di starti vicina e egoisticamente ti ho stretta a me a lungo. Ma perché tra noi c'è un precedente e sapevo che mi saresti mancata tanto..
Ti voglio bene mony. Bellissimo post questo. Bellissima anima, la tua.
Schoene Seele che bei ricordi, anche tu per me lo sei. E quella passeggiata la ricorderò a lungo. Ti abbraccio stretta cara amica.
Mony non potevi narrarci in maniera più "consapevole" il focus dell'evento e l'importanza di questa iniziativa...
RispondiMi ritrovo in ogni tua parola e mentre leggo, mi guardo dentro : uno dei motivi per cui ho aperto il blog è stato proprio diffondere il pensiero -bastano pochi gesti d'amore, per portare in tavola qualcosa di speciale- nutriamoci al ritmo delle stagioni, rispettando la tradizione e il nostro territorio. Perchè noi siamo quello che mangiamo...
Grazie per questo stralcio del profondo spessore intellettuale, firmato impeccabilmente Monica Zacchia.
Come sempre sei preziosa.
Ps inutile dire che sarei stata onorata di far parte di questo straordinario team oltre che immensamente di riabbracciarti...
Con affetto:**
sì cara Simona sarebbe stato bello e anche funzionale se ci fossi stata anche tu, che porti sempre nelle tue ricette ingredienti della tradizione, e alimenti di stagione. Tu sei il tuo territorio, quando scrivi mi sembra di essere lì nella tua bella terra soleggiata e piena dei migliori frutti della natura. un abbraccio forte:)
Bellissime parole, e la tua consapevolezza è molto semplice, eppure molto importante. L'importanza di apprezzare ciò che c'è, di non sprecare, di amare il cibo e la cultura che rappresenta.
RispondiUn bel resoconto, complimenti
Giulia
bel racconto, mi è piaciuto molto. Brava. Un bacio.
Rispondiun bacio Annina anche al tuo piccolo ometto :)