27 gennaio 2012

plum cake al cioccolato con noci di davide brovelli

Nelle infinite pubblicazioni sulla pasticceria che inondano librerie ed edicole in questi ultimi anni, con mio sommo piacere (e dispiacere per le mie tasche), non mi sono fatta mancare neanche "La grande pasticceria d'Autore" edito da Il Sole 24 Ore, ma che ho dovuto centellinare per motivi ovvii di spazio. Il primo numero, che si intitola Dolci al Cioccolato, faceva bella mostra di sè all'edicola sotto casa, quando all'improvviso una mano lo afferrò con un automatismo ormai incontrollabile; era mia quella mano, che guardavo, impotente, impadronirsi del tomo della felicità. Tanto che l'attimo dopo mi sono ritrovata nella mia cucina a preparare un plumcake sì, ma di Davide Brovelli. E' come mangiare in un boccone una pralina e una briciola di torta caprese di Giovanni Pina. Adoro le ricette semplici di casa rivisitate dai maestri, è come se il gusto si affinasse ad un livello superiore mai toccato prima. E' un bel crescere. (anche di taglia!)




Ingredienti per 12 porzioni:
Riposo: 2 h
Cottura: 30-40 minuti


Per il Plumcake al Cioccolato

200 g di brioche essiccata (io l'ho sostituita con i savoiardi sardi)
200 g di farina
200 g di burro
125 g di zucchero
200 g di uova (evviva le uova pesate!)
50 g di cacao amaro
1,5 dl di latte
1 bustina di vanillina (io l'ho sostituita con i semi di 1/2 bacca di vaniglia)
1 bustina di lievito
buccia di 1 limone grattugiata
buccia di 1 arancia grattugiata
2 g di sale

Per la Mousse al Cioccolato

200 g di cioccolato fondente
1 dl di latte
2 cucchiai di Grand Marnier (io Rum)
120 g di tuorli
180 g di albumi

Per decorare:

gherigli di noce




Come si fa:
Per il plum cake al cioccolato.

Sminuzzate i biscotti in un tritatutto fino a ridurli in polvere. Versate nell'impastatrice la farina setacciata con il lievito, la farina dei savoiardi, lo zucchero, il cacao setacciato, il latte e il sale, quindi aggiungete i semini di vaniglia, la buccia del limone e dell'arancia, le uova e il burro precedentemente tagliato a pezzetti.
Lavorate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo.
Imburrate uno stampo da plum cake, foderatelo con carta da forno facendola sporgere 4-6 cm dai bordi e imburrate e infarinate la carta (io ho messo del burro anche sulla base dello stampo per posizionare la carta). Versate il composto nello stampo fino a riempire 2/3 e lasciatelo riposare 2 ore in un ambiente fresco. Trascorso questo tempo cuocete il plum cake a 180 °C per circa 30-40 minuti. Attendete che si raffreddi e sformate.




Per la mousse al cioccolato

Fondete a bagnomaria a fuoco dolce il cioccolato tritato grossolanamente con il latte e il liquore. Unite i tuorli e mescolate. A parte montate gli albumi a neve quindi incorporateli al composto precedente, ottenendo così una crema densa e omogenea.
Versate la mousse al cioccolato sul plum cake e decorate con i gherigli di noce.

Fate asciugare bene la mousse di cioccolato





Prima di servirlo fatelo asciugare bene, per tagliare le fette con il cioccolato bello croccante intorno.


Non penserete mica che la mousse sotto la griglia sia stata diligentemente raccolta e convogliata in bicchierini decorati con biscottini alla vaniglia, eh?! Non sia mai!

Questa ricetta partecipa al contest di:  


20 gennaio 2012

piccole capresi all'olio extravergine di oliva di luca montersino (senza glutine senza latticini)

Il contest sulle ricette di Montersino... come non partecipare, sono una montersina doc, una seguace a prescindere, il mio blog è pieno delle sue ricette (qui , qui, qui, qui, qui e in tante altre).Già altrove ho avuto modo di condividere con voi il mio entusiasmo e la mia smisurata ammirazione per il Maestro, come ormai viene chiamato in ambienti bloggheriani, al di là della sua innegabile bravura, ciò che mi ha colpito in lui è la chiarezza nelle spiegazioni e la totale condivisione del suo sapere. Tante cose in pasticceria che prima non mi sognavo neanche di tentare, con le sue ricette le ho provate e mai sono rimasta delusa. Aldilà di questo i trucchi, come fare cosa e perchè (come scaldare le uova e lo zucchero prima di montarle, fare la crema senza girare e cento altre) sono state per me una piccola rivoluzione copernicana, che applico sempre volentieri e con un sorriso nella mia cucina. Come se fosse lì. 



Per il contest di  Stefania Annaluisa e Fabio  quindi ho scelto questa ricetta che ho riprodotto fedelmente dal suo libro Le dolci Tentazioni, tranne per due piccole variazioni che troverete in rosso. Ecco la sua ricetta. 




Ingredienti per 10-12 piccole capresi:
275 g di uova (pesate sgusciate)
250 g di zucchero semolato
250 g di mandorle non pelate
100 g di olio extravergine di oliva (per me metà evo e metà olio di semi di arachide)
200 g di cioccolato fondente
15 g di cacao amaro in polvere
15 g di liquore all'amaretto (per me rum)
olio e farina di riso per gli stampi
zucchero a velo


Per la glassatura:
100 g di cioccolato fondente (io ne ho usato 150 g)


Foto 1.Raffinate grossolanamente le mandorle con metà dello zucchero (125 g) e il cacao. Montate le uova con gli altri 125 g di zucchero (io prima le ho scaldate come sempre sul fuoco dolce fino a un max di 45°) per avere una bella montata di uova spumosa e gonfia.Sciogliete il cioccolato e unite l'olio (o i due olii se preferite alleggerire come me).
Foto 2. Incorporate alla montata di uova la polvere di mandorle, quindi aggiungete il cioccolato fuso con l'olio; completate con il liquore.
Mettete negli stampini (10cm di diametro) unti di olio e spolverizzati con farina di riso, quindi infornate a 200°C per circa 8 minuti. A fine cottura togliete dagli stampi (io ho aspettato che si freddassero bene): glassate la base con il cioccolato fuso e temperato (il procedimento qui).
Spolverizzate infine la superficie con zucchero a velo.


Il commento di Caterina, grande amica e fisioterapista: mi ha telefonato mentre ancora lo stava mangiando, non poteva finire di mangiare e chiamarmi, nè chiamarmi e aspettare di mangiarla. Era urgente fare entrambe le cose insieme: allora Monica (gnam gnam gnam) ora ti spiego io una cosa, (gnam gnam gnam) ho assaggiato di tutto nella mia vita, ma mai dico mai una cosa così buona! La croccantezza della glassa di cioccolato, insieme alla morbidezza del cuore del tortino, il crunch tipico che fa sotto i denti, ti riporta allo stato embrionale, ad un piacere ancestrale, è una cosa scientifica, e mi hai dato una botta di endorfine pazzesca. Beh se l'ha detto una dottoressa... io sò anni che lo dico!



Con questa ricetta partecipo al contest chicchissimo di Cinzia e Valentina Black and White Total Chic


e fuori concorso al contest di Stefania e di Annaluisa e Fabio

17 gennaio 2012

vellutata di lenticchie di Colfiorito


Una vellutata, del pane abbrustolito, una boule di vino rosso, è quello che ci vuole nelle serate di queste giornate rigide, bellissime con il sole, ma fredde come in montagna. Ho preso queste lenticchie a Colfiorito e le ho cucinate così:


13 gennaio 2012

pane: treccia ricca in Open Kitchen!

Nel mio percorso farina-acqua-lievito ho provato questo pane ricco, pieno di sapori invernali, conferiti dalla frutta secca, che ho fatto lievitare con la pasta acida essiccata, un lievito naturale che si trova nei negozi biologici, e che ha una rendita perfetta in termini di conservazione e digeribilità. La ricetta è presa dall'ultimo numero di Open Kitchen Magazine




Tempo di preparazione: 40’
2 Lievitazioni da 40’
Difficoltà: media
Ingredienti per una treccia da 1 kg ½ circa
Per il primo impasto da fare la sera prima

300g di farina forte o 0
300g di acqua tiepida
150g di farina integrale
15g di pasta acida essiccata (lievito naturale, si acquista nei negozi bio)*
50g di miele
150g di yogurt


    Impastate tutti gli ingredienti in una ciotola a mano o nella planetaria con gancio fino ad ottenere un composto morbido e abbastanza appiccicoso. Coprite con un canovaccio umido e fatelo riposare in una credenza o nel forno spento per tutta la notte.

    *l’utilizzo della pasta acida essiccata, rende più digeribile il pane e morbido anche alcuni giorni.




    Per il secondo impasto:
    400g di farina forte o 0
    150g gherigli di noci
    50gr di nocciole 
    50g di mandorle 
    50g di uvetta ammollata
    10g di lievito di birra 
    10cl di acqua
    15g di sale
    1 cucchiaino di zucchero
    4g di bicarbonato
    1 cucchiaio di olio evo




    Il mattino seguente, sciogliete il lievito nell’acqua con lo zucchero e lasciatelo riposare 10 minuti coperto con la pellicola trasparente; aggiungete un po’ alla volta all’impasto della sera prima i 400 g di farina, il lievito sciolto e l’olio. Azionate la planetaria a bassa velocità o impastate per 5 minuti; a questo punto aggiungete il sale e il bicarbonato; quando tutto è amalgamato inserite la frutta secca. Formate una palla ungetela con l’olio e lasciatela riposare coperta con un canovaccio umido per 40’.




    Trascorso questo tempo riprendete l’impasto, dividetelo in 3 filoncini dello stesso peso e intrecciateli, richiudendone le estremità. Fate lievitare ancora per 40’ e infornate a 200° per 50 minuti circa. Appena la togliete dal forno spennellatela con olio evo e lasciate freddare su una gratella. 

    Si conserva anche tre giorni morbido e fragrante chiuso in un sacchetto. 



    Questa e tante altre ricette, tutorial, segreti per una perfetta mise en place, i consigli della nostra sommelier, l'intervista a Francesca Romana Barberini, troverete sfogliando l'ultimo numero di Open Kitchen Magazine, che è una cucina aperta a tutti gli appassionati... in attesa che esca il prossimo numero di Febbraio...stay tuned!!!!



    09 gennaio 2012

    Peroni in pasticceria... era ora!

    Il regno delle tossiche di zuccheri e cioccolato, come me, è finalmente stato aperto a Roma da una deliziosa padrona di casa, Eleonora, che insieme ai suoi collaboratori soddisfa tutte le crisi di astinenza da bocchetta liscia, stampi in silicone, sac-à-poche e gratelle di ogni misura. Perché qui si tratta quando entrano in negozio, di salvare delle vite da pasticcere, casalinghe e non, è tutto un sentore di urgenza impellente; anche a me capitano queste crisi periodicamente, che erano difficili prima, a Roma,  da placare; ci si accontentava perlopiù di acquisti  online, ma lì tamponare l'urgenza proprio perché non immediata, perdeva il suo effetto calmante. Aspetta che arrivi il pacco, paga le spese di spedizione avrà la forma che mi serve, sarà nel materiale che dico io? Questi tra i dubbi amletici delle pasticcere in erba o anche professioniste (ma loro hanno i canali dedicati), o blogger come me. 

    Eleonora
    Adesso c'è, in Via dell'Unità, il negozio Peroni, che accosta tutto quello che serviva (almeno a me) ma a giudicare dal successo anche a molti altri, una figura paziente, un referente che sciolga i miei dubbi amletici e mi plachi quando "questo prodotto sta per tornare" o "è in ordinazione", che si accolli domande di ogni sorta; i colori, il gusto con cui è stato arredato, l'accostamento della pasticceria da decorazione alla farina forte, ai libri e tutti gli stampi possibili e immaginabili, al cioccolato Valhrona, fanno di questo posto un luogo dove "quelle come me" entrano con il sorriso e non ne escono più.  


    Questo è il secondo punto vendita  di un altro negozio piccolino, che scende giù nel seminterrato nella stradina adiacente, che esiste da decenni e dove si vendevano le bombole del gas; dove se ti si rompe la macchinetta del caffè trovi un ricambio invece di buttarla e comprarne un'altra; quei posti davvero antichi e dall'aria nostalgica. Ora anche questo pur mantenendo le sue caratteristiche si è ampliato con scaffalature piene fino all'inverosimile di stampini per pasticceria di ogni tipo e sorta. Brava Eleonora! 

    Io non vedo l'ora di tornarci, ovviamente!





    04 gennaio 2012

    cookies di montersino


    Dopo i bagordi delle feste andiamo sul semplice, dei cookies da una ricetta di Montersino, che io ho lavorato come una pasta frolla differentemente da quanto consigliato da lui (utilizzare un sac à poche per formare tanti ciuffetti sulla teglia da mettere in forno).
    E BUON 2012 A TUTTI VOI CHE PASSATE DI QUI!!!




    Con questi ingredienti mi sono venuti circa 50 biscotti di questa forma.
    • 300 g di burro
    • 225 g di zucchero di canna
    • 120 g di uova intere
    • 30g di miele
    • 200 gi di cioccolato in gocce
    • 450 g di farina debole
    • 6 g di lievito in polvere per dolci 
    • 1 baccello di vaniglia
    • 1 g di sale



    Montate leggermente il burro a temperatura ambiente con lo zucchero di canna, i semi della vaniglia, il miele e il sale (io l'ho fatto in planetaria con la foglia). Unite poi a filo le uova intere, la farina con il lievito e infine le gocce di cioccolato. A questo punto io ho steso l'impasto tra due fogli di carta da forno, con il matterello l'ho appiattita allo spessore desiderato e poi con il taglia biscotti ho dato la forma che preferivo. Ho provato a mettere l'impasto in un sac a poche ma risultava troppo duro per uscire fluidamente dalla bocchetta. Infornate a 180° per circa 15 minuti.


    Approfitto di questo post per ringraziare Twinky del blog the twinky cake per avermi dedicato questi graditissimi premi che io a mia volta rivolgo a
    Matteo di dentrolapentola





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