29 settembre 2012

choc chip cookies di Linda Collister


"Nove persone su dieci amano il cioccolato, la decima mente". (Anonimo) Se ho aperto il mio blog, già quasi due anni fa, con questa citazione, titolandolo per di più pandispagna al cioccolato, doveva pur significare qualcosa!  Lo confesso sono una chocolate-addicted, non tanto, ma spesso e buono. A parte la nutella, che io amo visceralmente, ciò in barba ai puristi e a mio marito che mi rimprovera ogni volta "ma una blogger come te, come fa a mangiarla?". Che vuol dire una blogger come me (solo lui ci crede!?), perché non posso peccare, cedere, farmi tentare? E poi infatti io non la mangio semplicemente, la venero come l'enorme barattolo morettiano onirico e appagante. E' il seno materno, la Coccola con la C maiuscola, il Luogo per eccellenza. Estate o inverno non incide sulla mia concessione alla goduria: intingere il cucchiaino nel velluto nocciola rigorosamente tenuto a temperatura ambiente e gustato così assoluto e DA SOLA, senza 'sfrangimenti' intorno. Si può dire no?, ok l'ho detto. Ed è per questo che appena la adocchio nell'espositore giro i tacchi; è come una lotta tra me e lei, so che se la compro, durerà dai 2 ai 3 giorni al massimo, vabbè dai meno molto meno. I libri sul cioccolato a casa mia, quindi, si sprecano e superano di gran lunga la carta igienica più lunga del mondo. Tra questi cito sicuramente "Divine Chocolate" cookbook di Linda Collister: mi piace un sacco dirlo così è come una sinfonia dolcissima, un'allitterazione che si ripete anche nei choc-chip-cookies. Non vi sembra una danza allegra!? Qui ve li presento. Alla ricetta ho aggiunto 1 dl di latte al composto finale per renderlo più morbido, per il resto vi lascio la ricetta fedelmente riportata.
p.s. ovviamente io ho fatto la dose raddoppiata, sempre per i miei problemi di cui sopra!




Ingredienti per circa 30 cookies:
100 g di cioccolato fondente tritato
100 g di noci o nocciole
125 g di burro ammorbidito
100 g di zucchero semolato
100 g di zucchero di canna
1 uovo grande (bio) o 2 se sono piccole
220 g di farina 00
45 g di cacao amaro
3 g di lievito (1/2 teaspoon)
3 g di bicarbonato di soda
Come si fa:         facilissimo
Montate il burro morbido e gli zuccheri finchè fluffy (questo è onomatopeico senti proprio la sofficità sotto la frusta). 
Aggiungete le uova e quando saranno ben amalgamate, inserite con la spatola le polveri setacciate (cacao-farina-bicarbonato e lievito). Aggiungete poi le nocciole o le noci tritate grossolanamente e il cioccolato spezzettato. Formate delle palline con un cucchiaio e sistemateli sulle teglie ricoperte di carta da forno; distanziatele un pò le une dalle altre. Schiacciate la sommità con il dorso bagnato del cucchiaio e infornate per 12-15 minuti a 180°. Meglio cuocere meno che troppo, così i biscotti rimangono un pò umidi e morbidi all'interno. Fateli intiepidire  prima di sfornarli e sistemateli su una gratella. Conservate, se proprio dovete, in barattoli di vetro o latta.





24 settembre 2012

mica pizza e fichi ...

... molto molto di più: Nettare zuccherino di questi frutti settembrini, che adornano un perfetto impasto lievitato alla Richard Bertinet. Egli mi ha spalancato le porte del , insegnandomi molto sull'arte di panificare e fare dolci con impasti lievitati. Imperdibile il video in cui spiega perfettamente, in modo charmant,  la metodologia per impastare un panetto, anche molto appiccicoso, senza aggiungere ulteriore farina, che andrebbe solo ad appesantire il risultato finale. La metodologia conosciuta ormai come impasto alla francese, è la stessa sia per i salati che per i dolci.



Per una teglia da 90 cm.     

500 g di farina 0 


20 g di semolino 
350 g di acqua 
50 g di olio di oliva 
10 g di sale 
15 g lievito di birra 




    Come si fa 
    1. Mescolate accuratamente la farina con il semolino e il lievito sbriciolato, aggiungete il sale, l'acqua e l'olio, impastate come da video, inglobando aria e "maltrattando un pò" l'impasto. 
    2. Quindi formate una palla e lasciate riposare per 1 ora nel forno con la lucina accesa, o in un luogo tiepido coperto con un telo.
    3. Riprendete l'impasto, allargatelo solo con i polpastrelli su una teglia unta d’olio; non vi preoccupate se vi sembra più piccola della teglia, continuerà ancora a lievitare. Fate riposare ancora per 30 minuti. Allargate ancora delicatamente con le dita ed ecco avrete la vostra base per pizza: qui ho messo ovviamente fichi viola e verdi.  Cuocete a 220° in forno caldo per 30- 40 minuti.

    18 settembre 2012

    adoro fare le marmellate ... ooops le confetture tra Knam e la Ferber


    Eh sì nella mia ignoranza ho scoperto, che addirittura un decreto legislativo (normativa 79/693/CEE) stabilisce con precisione la differenza tra marmellata (composta di zucchero e arance, limoni, lime, pompelmo) e la confettura (composta di zucchero e qualsiasi altro tipo di frutta o verdura). Quindi quando si parla di marmellata si deve intendere quella di agrumi. Partita da qui sono andata a documentarmi sui metodi sia quelli antichi sia quelli 
    più propriamente tecnici, ad esempio che si basano su delle bilance vere e proprie (!). Avete mai provato a chiedere ad una nonna o una zia quanto zucchero dovete mettere per chilo di frutta, o quale è il procedimento? loro vi risponderanno, ma faccio ad occhio tesoro, lo zucchero che si prende la frutta, no?" quindi anche se perfette e buonissime le loro conserve non sono replicabili, almeno per me precisina in cucina
    Vado quindi alla ricerca di altre metodologie.
    Ad esempio quella di Ernst Knam, che ha un piccolo trucco alla fine che mi piace moltissimo. Ma il metodo che davvero impazza in internet è senz'altro quello della signora Christine Ferber, regina delle marmellate, alsaziana originaria di un villaggio dal nome fiabesco che rimanda a memorie antiche di folletti e streghette,  Niedermorschwihr. Lei fa macerare la frutta con lo zucchero per una notte prima di cuocerla. Allora sono partita da qui, e ho messo la quinta. Complice Ernst e Christine, che a loro insaputa ho maritato in un barattolo di confettura, e l'eccellente frutta biologica di Zolle, (visto che a differenza di tante bloggerine amiche non dispongo di orti, o alberi da frutta di zii nonni cugini (!), ho iniziato la mia produzione. Sì ho talmente esagerato che ormai esco di casa e mi chiedono un barattolo di quella e quella frutta, non riesco più a contentare le richieste del vicinato... Quindi evviva i matrimoni alla frutta! no non in quel senso...
    Ecco come le ho fatte.

    Confettura di Pesche e Vaniglia



    • 2 kg di pesche
    • 1 kg di zucchero
    • 1 1/2 limoni non trattati
    • 2 bacche di vaniglia Bourbon
    1. La sera prima sbucciate le pesche, riducetele in spicchi e metteteli in una terrina di ceramica (non in una pentola, altrimenti la frutta si ossida). Aggiungete lo zucchero, la scorza di limone (prelevata con un pelapatate) il succo filtrato e le due stecche di vaniglia incise per la lunghezza. Lasciate macerare in frigo per una notte, o almeno per 7 ore.
    2. Il giorno dopo. Sterilizzate i vasetti. Metteteli in forno a 160° per 30 minuti. Lasciateli lì mentre preparate la confettura.
    3. Scolate dalla frutta lo sciroppo che si è formato e portatelo a bollore in una pentola dal fondo spesso. Aggiungete a questo punto la frutta con il suo zucchero e bollite per almeno 30-40 minuti. Quando le pesche avranno una consistenza traslucida (come in foto), spegnete il fuoco, togliete le bacche di vaniglia, frullate con il frullatore ad immersione, e riportate a bollore per cinque minuti. Spegnete e - Ernst Knam insegna - mescolate per cinque minuti con un cucchiaio di legno, ciò favorisce la formazione della pectina naturale della frutta, si addenserà perfettamente. 





    4. Invasate nei barattoli, attenzione a non ustionarvi. Pulite i bordi con uno straccetto lindo, chiudete con il coperchio e rovesciate il vasetto a testa in giù. Fatelo raffreddare così. 
    A questo punto per far durare la confettura anche 1 anno, mettete i barattoli in una pentola, coprite con acqua fredda e portate a bollore per 15 minuti. Spegnete e fate freddare. Conservate al riparo dalla luce.



    Confettura di Prugne e Cannella
    • 2 kg di prugne
    • 1 kg di zucchero
    • 2 limoni bio
    • 1 stecca di cannella

    Il procedimento che ho utilizzato è lo stesso, macerate la frutta con lo zucchero il limone, la buccia e il succo dei limoni e la cannella per una notte. Per questa confettura ho saltato un passaggio: il giorno dopo ho direttamente messo a bollire tutto insieme, sciroppo e frutta. Il risultato mi é sembrato identico. 

    Poi con lo stesso procedimento ho fatto la Confettura di Prugna e Uva 



    Bibliografia: Enciclopedia della Cucina Italiana, Cuoche dell'altromondoFood in jarsPasqualina in cucinaBenessere.comCavoletto di bruxellesnormativa CEEErnst Knam "L'arte del dolce".




    14 settembre 2012

    cantucci di riso



    E' una ricetta di Luca Montersino, dal libro Le Dolci Tentazioni, quindi senza presentazioni, la novità forse è che è molto facile e veloce; in rosso troverete le mie modifiche per ingredienti non pervenuti in dispensa. Ne vengono molti e si conservano in barattoli di vetro, croccanti ma friabili. Sono senza glutine e senza latticini. I bambini li hanno divorati...E per noi? praticamente dietetici, se ne consiglia l'uso dopo il pasto serale:) E' senza glutine e senza latticini.




    Ingredienti per circa 100 biscotti

    325 g di zucchero semolato

    250 g di zucchero di canna grezzo
    250 g di uova
    100 g di tuorli
    5 g di bicarbonato d'ammonio (io bicarbonato di sodio)
    350 g di mandorle non pelate (io nocciole, uvetta e pistacchi)
    625 g di farina di riso
    50 g di farina di quinoa (io di castagne)
    1 baccello di vaniglia Bourbon 




    1. Montate le uova e i tuorli con lo zucchero semolato e quello di canna, i semi della vaniglia, ottendendo una massa spumosa (6-8 minuti). Aggiungete a mano con una spatola le farine setacciate insieme al bicarbonato. 
    2. Incorporate al composto la frutta secca. Formate sulla placca dei filoni lunghi quanto la teglia utilizzando un sac-à-poche e cuocete a 190° per 15 minuti circa. A fine cottura tagliate a fettine diagonali e ripassate in forno a 150° per tostarli (io ci ho messo circa 15 minuti ancora).
    Riponete in barattoli di vetro durano molti giorni.



    Con questa ricetta partecipo al contest del blog Amici Allergici 
    Buon fine settimana,
    Mony


    10 settembre 2012

    biscotti di gusto


    Succede che ultimamente mi stia imbattendo in blog davvero interessanti, dai quali poter attingere idee e soprattutto deliziarmi nel leggere quello che scrivono; intendo blog di cucina, che però amano sforare nei loro post in discorsi che prendono spunto da un evento, un'abitudine, un fatto della vita, un pensiero. 
    E lo fanno così bene da suscitare un vero interesse, una risposta in chi li legge perché smuovono domande, curiosità e scambi, che puntualmente si verificano. Da un pò di tempo 'frequento assiduamente' la casa di Roberta del Senso Gusto; già il titolo mi ha incuriosito parecchio e ho giocato con le due parole, il senso del gusto sì, ma anche il sesto senso, come fosse il gusto ad un livello superiore.

    05 settembre 2012

    comunicazione di servizio

    Carissimi il contest L'amicizia se fosse una ricetta sarebbe....E' prorogato fino al 30 Settembre per permettere a quanti me lo hanno chiesto di ritorno dalle vacanze di avere il tempo di partecipare. Clicca qui per il regolamento. Aspetto le vostre storie-ricette. Baci.




    Mony

    01 settembre 2012

    ricomincio da qui... crostata e crostatine con ...




    L'andamento lento, le vacanze finite, la mia stagione preferita al termine, e con lei le cose più buone da mangiare; il ritmo di settembre è iniziato! Si ricomincia. Vacanza: vacante dalla vita di tutti i giorni, assente da quel luogo di impegni e orari, solo pausa e relax; ritrovi te stesso e gli altri, e anzi per me più che vacante, in vacanza sono molto presente a me stessa e a quello che sento veramente, alle persone che mi sono vicine e alle quali tengo particolarmente; più che non nella vita di tutti i giorni. 


    La ricetta di oggi riguarda un compleanno importante della mia amica Diana; visto che sono in tema di contest sull'amicizia (a proposito attendo i vostri racconti-ricette) mi sembrava giusto parlarne un po' anche io. 
    Ci conosciamo da più di venti anni e quando siamo insieme sono in modalità "me stessa", mi rilasso, non devo pensare a niente e appena ci vediamo o parliamo al telefono il nostro codice/linguaggio (perché ognuno sviluppa degli idiomi comprensibili solo all'interno di un rapporto) si avvia in automatico. Uno sguardo basta a capire l'umore dell'altra, i silenzi sono benedetti, non imbarazzano perché sei con una parte di te; confidarsi e chiacchierare come quando si è piccole all'asilo o come delle adulte navigate è solo questione di ritmo. E' come un valzer elegante e spontaneo: davanti a lei rido, parlo, straparlo, sbadiglio; i nostri difetti sono oggetto di burle e buffi nomignoli, che sono come "ritrovarsi a casa" dopo un viaggio.


    Questa è la ricetta composta da una pasta frolla al cioccolato come base, la lemon curd a riempire i gusci e frutta caramellata per finire. La lemon curd non è riuscita come doveva perché invece di procedere con una cottura a bagnomaria, ho eseguito la cottura di una crema classica, alla quale alla fine ho dovuto aggiungere la maizena per farla rapprendere. Quindi se avete una ricetta infallibile seguite la vostra, io vi racconto come ho rimediato al mio piccolo disastro! 

                                                      Per una tortiera di 30 cm e 5 crostatine:
    Per la pasta frolla: 
    550 g di farina

    50 g di cacao amaro di buona qualità
    2 uova di codice 0
    250 g di burro
    250 g di zucchero di canna
    1 pizzico di sale
    1 cucchiaino di estratto di vaniglia
      Per la lemon curd / crema al limone salvata in extremis:
    4 uova codice 0
    3 limoni biologici
    250 g di zucchero
    70 g di burro (avevo dimenticato di scriverlo grazie Federica pulcino)
    (4 cucchiai di maizena) > ingrediente salvifico della lemon curd…
      Per il ripieno:
    frutta come vi pare e piace (qui uva pesche prugne fichi verdi e viola)
    50 g di burro
    3 cucchiai di zucchero di canna
    50 g di mandorle tostate a 200° per 8 minuti e tritate 
    1. Mescolate velocemente gli ingredienti della pasta frolla, anche in planetaria con il gancio K, fate una palla appiattitela e mettetela tra due fogli di carta in frigo per 30 minuti.
    Riprendete l'impasto e stendetelo nella tortiera imburrata e ricoperta di carta da forno, avendo cura di farla fuoriuscire all'esterno per poter poi sformare la torta senza romperla. Bucherellatela stendete un velo di marmellata (come vi piace) e cuocete a 175° per 40 minuti circa. Sfornate e tenete da parte. 


    2. Per la crema: montate le uova gonfie e a spuma e tenete in frigo. Lavate i limoni, spremetene e filtratene il succo e grattugiate la buccia di 1 limone. Mettete su fuoco basso (ora ho imparato che va messo su bagnomaria) il succo dei limoni, la buccia grattugiata, lo zucchero, mescolate con la frusta fino a che si sarà sciolto. Unite il burro a pezzettini e quando si sarà sciolto aggiungete le uova montate, sempre mescolando con cura; infine inserite la maizena e proseguite la cottura per qualche minuto finché non si sarà rappresa la crema.


    3. Versate la crema sulla crostata e passate in forno a 170° per 5-6 minuti fino a che non si dorerà. Preparate la frutta caramellata. Lavatela sbucciatela fate degli spicchi e passateli sulla padella a fuoco basso con il burro e lo zucchero (la foto l'ho dimenticata domani ve la posto); mescolate con il cucchiaio di legno facendo attenzione a non rompere la frutta, solo per 5 minuti fino a quando sul fondo si formerà un liquido sciropposo. Disponete in cerchi la frutta sulla crostata e spennellate sia i bordi che la frutta con lo sciroppo di frutta che si è formato nella padella. Conservate in frigorifero.
    Per le crostatine: Rivestite gli stampini imburrati e infarinati con la pasta frolla, versate all'interno la crema prima di cuocerle e anche la frutta; spennellate tutto con lo sciroppo di frutta e infornate a 170° per circa 25-30 minuti.

    Decorate con la granella di mandorle.


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