Ristorante Le Logge Siena |
Siena and Stars, Patty, la Confcommercio con Luisella Bartali, l'Osteria Le Logge a Siena. Mescolate questi ingredienti, conditeli con il Jazz e frullate il tutto con una blogger come me, curiosa come una scimmia e il gioco è fatto!
Avete sentito tanto parlare dei preparativi di queste serate, ora il resoconto, breve suddiviso in più capitoli, perché davvero tanto abbiamo fatto e visto in questi tre giorni.
Eccellenze enogastronomiche, realtà culinarie e ristoratori che ti entrano nel cuore.
Fil rouge dell'esperienza è stata la tradizione rivalutata finalmente e non solo in termini di contaminazione, come piace ora dire di diversi generi culinari, che si abbracciano. No qui direi piuttosto che tutto parla di storia, di una grande casa con i tavoli di marmo e le sedie di legno come poteva essere un secolo fa, quando si faceva visita a zie o nonne della campagna toscana (ad avercele!)
Con le cose buone della terra e il gusto mantenuto inalterato persino per i turisti. Non ci sono compromessi qui. D'altronde chi viene in Toscana lo fa per immergersi completamente in quelle distese immense di girasoli, per sedersi ad una tavola con un bel bicchiere di vino rosso, e viaggiare con le papille in una bolla storica della tradizione locale, che tutti abbiamo sognato almeno una volta, magari vedendo un film.
Sicuramente in questa trama entra a pieno diritto il ristorante al quale ero assegnata come foodblogger della serata, il più antico di Siena, il Ristorante Le Logge.
Conoscere Mirko, che si occupa di gestire e coordinare come un maestro d'orchestra tutto quello che riguarda le sale e gli ospiti, vedere lo chef Nico lavorare con la sua squadra in cucina, e pensare di essere catapultati in una storia senza tempo, è stato tutt'uno.
Il personale è lo stesso da decenni.
Il lavoro faticoso in questo periodo estivo è stato, pur tuttavia, per i miei occhi un valzer aggraziato e pieno di armonia.
Dovevo affinare l'udito per sentire le loro voci, niente di più lontano dalle cucine caotiche e litigiose alle quali ormai siamo assuefatti.
Nico dice: "Noi non lavoriamo, giochiamo!" E vi dico che il loro gioco consiste nello stare in una cucina a vista 12 ore al giorno con tutte le temperature.
Intelligente la separazione della cucina nella quale si fa la pasta e si sistemano le stoviglie o si pulisce il pesce.
La parte con le vetrate è un po' il palcoscenico delle star senza esserlo per niente. Pane, pasta fatti in casa, la carne cotta secondo il metodo moderno del vapore ma antico nei tempi, anche per 24 ore. Dire che assaggi un ricciolo di burro non è un'esagerazione.
Le materie prime sono perfette, poesia pura. Ma il tocco del maestro esiste e si vede: Nico utilizza la paglia di coniglio per insaporire la carne, la cenere spennellata sul piatto, la burrata dalla Puglia, vino e olio autoprodotti. Pesci freschissimi lavorati al momento.
Lo chef Nico Atrigna
Con me c'erano altre tre bloggers assegnate ad altrettanti ristoranti.
Un circolo virtuoso di cibo musica e blogging nella splendida cornice di Siena. Da ripetere.
Anche di inverno!
Grazie a tutti.
Questo il menù di Siena and Stars del 24 Luglio scelto con lo chef Nico
Vitel tonnè |
Burrata e Fichi |
Guancia di manzo con cenere terrina di patate e cozze |
Coppa di gelato vaniglia, fragole, pistacchi caramellati e olive |
Mirko con due persone dello staff |
"Noi con il nostro capo ridiamo" (cit.)
I concerti Jazz al Duomo |