Regaliamo la cioccolata non i soldi!
Avete mai visto i bambini nella metro in braccio alle "mamme" che elemosinano dei soldi? O per strada, nei sottopassaggi? Avete notato come dormono in braccio a qualsiasi ora del giorno, in modo quasi innaturale?
Chi ha avuto figli sa per esperienza che solo di notte e neppure ogni notte i bambini di 4 o 5 anni riescono a dormire così profondamente.
Figuriamoci di giorno dentro un treno o lungo una strada. Mi ha fatto riflettere qualche giorno fa un post su Facebook, sì alle volte fanno riflettere anche i social network. Un sito inglese aveva pubblicato la foto di una mendicante con un bambino innaturalmente addormentato con le braccia completamente abbandonate verso terra, come si può notare ad esempio in una persona priva di sensi. Sono bambini spesso utilizzati dal racket per impietosire i passanti all'elemosina; a questi piccoli viene somministrato del latte con la vodka per farli dormire e star buoni ore e ore in quelle posizioni assurde, in quei luoghi che non dovrebbero essere deputati al loro tempo.
Ora mi chiedo, come mai in un caso come quello tristemente famoso di Padova (come in tanti altri casi) si ritiene opportuno strappare (nel vero senso del termine!) un bambino alla sua vita normale (la scuola, una casa, un genitore, dei nonni, l'affetto) per un'ipotetica malattia, la cosiddetta pas (sindrome da alienazione genitoriale); mentre nessuna autorità interviene per quei bambini DAVVERO abusati e sfruttati. Forse che qui non si possono guadagnare soldi? Sono bambini di serie B, ai margini della società?
28 marzo 2013
24 marzo 2013
crostata di frangipane e albicocche: è in onda Ernst Knam
Spring has sprung, la primavera è sbocciata. Mi è sempre piaciuta questa frase, perché nel pronunciarla sembra di sentire nitidamente l'atto dei fiori mentre si schiudono; onomatopeica per eccellenza, mi trasporta dentro l'inizio del periodo più bello dell'anno, gli scoiattolini nel parco, i ciliegi, i colori, cambiano perfino i rumori.
E voi, cosa è che identificate con l'inizio della primavera, c'è un profumo, un cibo, qualcosa che quando cambia intorno a voi, è il segnale inequivocabile che l'inverno è finalmente alle spalle?
E voi, cosa è che identificate con l'inizio della primavera, c'è un profumo, un cibo, qualcosa che quando cambia intorno a voi, è il segnale inequivocabile che l'inverno è finalmente alle spalle?
Io le do il benvenuto con questa crostata fresca, ricca e piena dei colori del sole. Acchiappo il mio libro di Ernst Knam, che è un altro dei pasticcieri che adoro; se vi capita vale la pena avere il suo vedemecum L'arte del Dolce; so che alcune amiche pasticcere-blogger già lo possiedono e hanno fatto faville. Una base per tutta la pasticceria, con delle vere chicche infallibili.
Lui per me, diciamo, chiude il trio Santin-Montersino-Knam, come i tre tenori!
E vai con la sinfonia...
Di questa ricetta ho cambiato solo il tipo di frutta, invece delle ciliegie, che non è ancora tempo, ho utilizzato delle albicocche sciroppate, per il resto la ricetta è eseguita fedelmente. Ciò a dimostrazione del fatto che potete usare la frutta sciroppata o fresca, che più preferite.
Ricetta tratta dal libro di Ernst Knam "L'Arte del Dolce"
Ingredienti per 8/10 persone:
per la pasta frolla
150 g di burro
150 g di zucchero semolato
1 uovo
vaniglia in polvere o i semini
6 g di lievito in polvere
300 g di farina 00
un pizzico di sale
Preparate la pasta frolla:
Knam utilizza questo procedimento: lavorate con le mani sul piano di lavoro il burro molto morbido con lo zucchero aiutandovi con una spatola (se non volete inzaccherarvi utilizzate la planetaria o un robot) ma l'esperienza andrebbe fatta! Aggiungete l'uovo quando si è formato un panetto, e qui le mani tenderanno a fare come gli sci sulla neve, ma ne vale la pena. Unite la vaniglia e il sale fino ad ottenere un composto omogeneo e infine la farina setacciata con il lievito. Formate la palla e fate riposare in frigo 4 ore. Io non avevo tutto questo tempo e voi? Allora fate così montersino docet, appiattite la palla di cui sopra tra due fogli di carta da forno e fate rassodare in freezer per 10-15 minuti.
Nel frattempo preparate il frangipane:
Ingredienti:
100 g di burro
100 g di zucchero semolato
1 uovo
100 g di farina di mandorle
30 g di farina 00
per la glassa:
200 ml di acqua
1 foglio di gelatina
1 tappo di rum o amaretto di Saronno
Con la frusta a mano montate in una ciotola ampia il burro molto morbido con lo zucchero quindi aggiungete l'uovo leggermente sbattuto con una forchetta, versandolo a filo. Con un cucchiaio di legno amalgamate al composto la farina di mandorle e quella 00, quindi mescolate bene e conservate in frigo fino al momento dell'utilizzo (si conserva anche fino ad una settimana coperta con pellicola trasparente, per evitare che si formi una crosticina)
Montaggio del dolce:
Stendete la pasta frolla e foderate la tortiera imburrata e ricoperta di carta da forno che farete fuoriuscire per agevolare l'estrazione del dolce. Fate dei buchini sulla base, ricoprite il fondo con il frangipane e adagiate sopra le albicocche sgocciolate. O la frutta che preferite. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 35-40 minuti, fino a doratura. Preparate nel frattempo la glassa con 200ml di acqua, 1 foglio di gelatina ammollato in acqua fredda, e il liquore. Passate su fuoco dolce per qualche minuto. Spennellate con questa glassa la torta appena sformata; lasciate raffreddare e servite.
Dedico questa ricetta alla cara Claudia del blog Tantocaruccia e al suo giveaway,
felice di conoscerti io a Roma!!!:)
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Etichette: basi di pasticceria, dolci alla frutta, dolci da credenza, Ernst Knam, frangipane, pasta frolla
18 marzo 2013
pastiera napoletana ovvero il comfort cooking
Il comfort cooking… ebbene sì leggendo un articolo del Corriere Sette, mi sono riconosciuta e come me tante foodblogger amiche che seguo e dalle quali imparo. Ormai il cibo dà felicità in un momento di crisi, direi storica; ma ancor di più la consolazione ci deriva dall'atto di cucinare: dal comfort food al comfort cooking. Molte scrivono che non c'è posto dove si sentono meglio se non la propria cucina, tra farine, planetarie e prodotti sempre più ricercati, nel senso di genuinità e recupero della tradizione, dell'alimento sano a km 0, nel rispetto dell'ambiente. La riscoperta di una cucina che ci faccia sentire bene e adeguati, laddove in altri campi dal lavoro allo studio alla politica c'è poco di che stare allegri.
Etichette: contest, dolci della tradizione, pasqua
08 marzo 2013
Su sale & Pepe Kids di questo mese, c'è una piccola soddisfazione per me, il mio piccolo angolino dolci gusti viene citato insieme ad altre mamme e papà blogger. Tra tante ricette e fotografie davvero di altissimo livello.
Grazie!
Io domani parto, non vi mancherò con le mie ricettine e cavolatine? Vabbè vi perdono, voi invece mi mancherete tantissimo. Baci :)))
Auguri belle donne!
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06 marzo 2013
pollo arrosto alla birra e miele
La scorsa settimana al citofono: "C'è una consegna per lei", sì ok piano terra, arriva un addetto del corriere con un carrello pieno di scatole e dentro una vera invasione di bottiglie di birra di tutti i tipi, chiare, scure, Strong Ale Duvel, la mia preferita. Un omaggio graditissimo e inaspettato per aver partecipato con questa ricetta al sito di Heineken su richiesta di un'amica blogger, competente Tania Valentini. Di fronte a tante aziende che propongono l'improponiblie, c'è chi considera come accertato, il fatto che i bloggers siano ormai a tutto tondo un nuovo canale di comunicazione e condivisione di opinioni su quanto ruota intorno al cibo (anche con i nostri tentativi e … disastri). Evviva!
Ho pensato di utilizzare il loro prodotto, partendo da una birra sostenuta come la Strong Ale, per caratterizzare una ricetta presa dall'ormai famoso libro Jerusalem di Ottolenghi Tamimi, che davvero non riesco a smettere di leggere. Il pollo arrosto con i carciofi di Gerusalemme e limone. Dunque i carciofi molto amati in questa città poco hanno a che fare con Gerusalemme; sono in realtà una distorsione del nome italiano di questo tubero quindi dal girasole articiocco al "Jerusalem artichoke".
Fino ad arrivare ai miei romaneschi.
Poi ho pensato di preparare una besciamella con la birra e il miele, per ammorbidire e condire la carne del pollo ruspante. Ebbene sì. Ho elaborato la ricetta nella testa e man mano costruita in base all'assaggio.
Vi serve del tempo per la marinata, che ovviamente raggiunge il meglio in una notte intera, ma io avevo solo due ore quindi ho utilizzato quelle.
Ingredienti per 4/6 persone:
1 pollo ruspante diviso in pezzi
2 carciofi romaneschi
4 cipolline bianche fresche
2 limoni
2 arance tagliate molto sottilmente
2 spicchi di aglio vestiti
4 cucchiai di olio evo
pepe rosa
timo fresco
dragoncello
prezzemolo
sale (io ho usato quello rosso dell'Himalaya)
peperoncino
per la besciamella
60 g di burro
50 g di farina
400 ml di birra
2 cucchiai di miele di acacia
noce moscata
un pizzico di sale
Fate un trito di tutte le erbe fresche e mette da parte.
Mettete i carciofi puliti in una casseruola con tanta acqua e il succo di un limone. Portate a bollore, abbassate il fuoco e cuocete ancora 10-20 minuti fino a che diventano teneri ma non troppo. Scolate e fate freddare.
Preparate la besciamella. Scaldate la birra. A parte fate sciogliere il burro in un pentolino, incorporatevi la farina mescolando con la frusta, aggiungete la birra e mescolate fino a che si rapprenda (1 minuto o 2). Spegnete il fuoco e aggiungete la noce moscata, il sale e il miele, mescolando fino a che sarà completamente sciolto nella besciamella.
Radunate nella pirofila di cottura il pollo e tutti gli ingredienti compresi i carciofi, le cipolline, le arance e l'aglio; versate l'olio e la besciamella a cucchiaiate e mescolate tutto con le mani affinché il pollo venga cosparso dei sapori e delle erbe aromatiche. Cospargete le bacche di pepe rosa, il sale rosso, il peperoncino e coprite con pellicola a contatto. Fate marinare in frigo da due ore a tutta la notte.
Preriscaldate il forno a 220°, inserite la pirofila con il pollo (se avete tempo lasciatela a temperatura ambiente per 30 minuti prima di infornarla, ciò farà sì che il calore di cottura penetri uniformemente nella carne non più fredda); sistemate i pezzi del pollo con la pelle verso l'alto. Cuocete per 30 minuti, poi coprite con un foglio di alluminio e proseguite ancora dai 30 ai 45 minuti, dipende dal vostro forno. Gli ultimi 15 minuti mettete la funzione grill rimuovendo il foglio di alluminio.
A questo punto il pollo dovrà essere cotto a puntino. Toglietelo dal forno, spruzzate sopra il succo del limone. Fate riposare qualche minuto e servite.
L'hanno spazzolato...
Con questo pollo soprattutto con la besciamella alla birra partecipo allo Starbook Redone, sperando di aver capito bene. baciuz.
Oooopsss dimenticavo il dolcissimo pensiero di Meri, che ha voluto dedicarmi questo premio graditissimo. Per i 7 punti Meri li trovo nei post precedenti. un bacio
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Etichette: birra, secondi piatti
02 marzo 2013
i maritozzi e … buon anniversario
Wie wären wir verloren? Ohn Lieb.
Come saremmo perduti? Senza amore. (J.W.Goethe)
Mossa strategica, come nel film Il pesce di nome Wanda qui il tedesco gli fa lo stesso effetto che faceva a Wanda sentir parlar spagnolo! Che poi nella versione originale la lingua "eccitante" è l'italiano!
Lo dedico a lui il mio amore da 23 anni,
nel giorno del nostro anniversario, per una volta sciolgo le briglie della riservatezza e lo scrivo qui nella mia cucina insieme alle mie amiche blogger e ai miei lettori. Una vita insieme, e la sensazione che il meglio debba sempre ancora venire. La scoperta ancora, dopo tanti anni, la sorpresa e il tuffo al cuore. La ricerca di un attimo per noi, fuggiaschi come da adolescenti, fuggiamo ora dai nostri adolescenti ragazzi, per ricavarci dei momenti preziosi.
Belli anche quando solo pensati, perché voluti.
Non potrei immaginarmi senza di te. Le difficoltà, le cose della vita sembra che tu me le scosti con le mani per lasciarmi passare come attraverso una porta aperta con galanteria.
Grazie, mi rendi sempre migliore di quella che sarei senza di te.
Auguri Amore.
Non potevo non dedicarti questi panini dolci semplici, arricchiti con uvetta e frutta secca come piace a te, i maritozzi della nostra città, Roma; gli uomini li regalavano alle loro future spose come augurio. E ogni tanto maritozzo aveva accezione negativa, quando i maritozzi, anche i migliori come te, solevano rompere… ^-^ Li mangiamo tagliati e farciti con la panna montata, qui ho fatto una marmellata veloce di mirtilli. Pare che ti siano piaciuti no?
Se volete farcirli con la panna eliminate la frutta secca e i canditi.
Ricetta presa dal libro il Grande Libro dei Dolci di Giuliana Lomazzi
Ingredienti per circa 12 maritozzi:
350 g di farina
1 uovo bio
5 cucchiai di olio extravergine di oliva
3 cucchiai pieni di zucchero semolato
100 g di uvetta
50 g di pinoli
50 g di scorza d'arancia candita (io homemade ci vogliono 2 minuti)*
20 g di lievito di birra (ne ho usati 10 g e allungato i tempi di lievitazione)
1 pizzico di sale
Per la glassa:
2 cucchiai di zucchero semolato
acqua
per la farcia:
marmellata fresca di mirtilli
1 vaschetta di mirtilli
acqua
3 cucchiai di zucchero
Come si fanno:
Ammollate l'uvetta in acqua calda per 10 minuti. Stemperate il lievito in acqua tiepida coprite con la pellicola e fate riposare 10 minuti. In una grande ciotola mescolate la farina, il sale, l'uovo, lo zucchero, e l'olio. Unite l'acqua con il lievito. Aggiungete acqua poco a poco, fino ad avere un composto morbido, che lavorerete sulla spianatoia infarinata. Unite gradualmente l'uvetta strizzata, i pinoli, la frutta candita. Lavorate molto bene il composto, almeno 5 minuti, maltrattatelo un po' sul piano di lavoro. Fate una palla e mettetelo a lievitare almeno per 1 ora (io ho raddoppiato il tempo) dentro al forno tiepido, spento. Copritelo con un telo.
Tagliatelo poi a pezzi e formate dei panini allungati, la tipica forma dei maritozzi. Sistemateli su carta da forno sopra una teglia, copriteli con un telo e fate lievitare ancora per 2 ore al caldo.
Infornateli a 180° per circa 15 minuti. Preparate la glassa: in una casseruola versate lo zucchero e un cucchiaio di acqua, fate sobbollire per qualche minuto. Togliete la placca dal forno e spennellate i maritozzi con lo sciroppo preparato. Infornate nuovamente per 5 minuti, il tempo di asciugare la glassa.
Quando sono cotti e raffreddati fate un'incisione per lungo e farciteli con la marmellata.
Per la marmellata veloce di mirtilli radunate gli ingredienti e tre cucchiai di acqua in una casseruola e fate sobbollire fino ad ottenere una purea.
Per la frutta candita home made, ricavate delle listarelle dalla buccia di arancia e fatela cuocere in uno sciroppo di zucchero, cioè un dito di acqua e due cucchiai di zucchero. Fino a che si caramellano. Fate freddare prima dell'utilizzo, tagliuzzatele e inseritele nell'impasto. Tutto un altro sapore.
Made with Love
Buon Sabato
Mony
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Etichette: dolci da credenza, dolci della tradizione, frutta candita homemade
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