31 dicembre 2010

Fougasse di Richard Bertinet




Altro libro che mi ha illuminato sui passaggi del Pane è di un autore francese, e da lui ho preso questa ricetta facilissima ma di effetto sorprendente. L'ho fatto per la notte di Capodanno. Auguri!

La sera prima preparate la biga (di Montersino) con

  • 300 gr di farina 
  • 150 gr di acqua e 
  • 2/3 g. di lievito 

lavorate qualche minuto e mettetela in una terrina unta di olio; coprite con la pellicola trasparente (lasciare riposare la notte chiusa in una credenza).
La mattina dopo impastate

  • 700 gr di farina 0, 
  • 1/2 lt di acqua 
  • 2 cucchiaini di sale e 
  • 1 di zucchero 

(io ora uso la mia meravigliosa impastatrice Kenwood) ma fino a ieri lo facevo con le mani. Dopo qualche minuto aggiungete all'impasto la biga. Ponete il panetto a riposare per circa 1 ora coperto con la pellicola trasparente. Io lo metto sempre dentro il forno un po' caldo.
Trascorso questo tempo prendete con delicatezza l'impasto per non sgonfiarlo, infarinate molto bene la spianatoia e con il tarocco tagliatelo in quattro parti. Incidete ciascun pezzo in diagonale con un taglio profondo e preciso e fatelo seguire ai lati da altri 2 o 3 tagli, allargateli bene con le dita. Infarinate bene la Fougasse, spolverizzate con la farina gialla di mais Fioretto (conferisce un colore e una croccantezza particolari) e infornate su una teglia ricoperta di carta da forno a 230 gradi per circa 20-30 min. Sfornate appena diventa dorata.

Fougasse
  

24 dicembre 2010

monica a Mattia detto fatto!!!

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Infornate per 1 h. a 200 gradi!

15 dicembre 2010

Friandises per regalo a Natale

Per Natale ho pensato di fare dei dolci e anche il pane con la frutta secca da regalare alle mie amiche nella nostra uscita natalizia di rito. Questi erano i vassoi con le leccornie! Sono state molto felici e anche io!






Cuori di cioccolato                        
  • 220 GR. BURRO      
  • 225 GR. ZUCCHERO
  • 100 GR. DI COPERTURA FONDENTE 66% 
  • 100 GR. CACAO AMARO IN POLVERE
  •   90 GR. FECOLA DI PATATE
  •   45 GR. DI FARINA W DEBOLE 00
  •  325 GR. DI UOVA (PESATE SGUSCIATE)
1. Scaldare le uova con lo zucchero sbattendole leggermente con una frusta (gira gira sempre) e portarle ad un massimo di 45°(aiuta a favorire l’inglobamento dell’aria da parte delle proteine dell’uovo). 

2. Metterle poi a montare nella planetaria ad alta velocità o con lo sbattitore. Sciogli il cioccolato fondente nel microonde (o a bagnomaria), toglilo dal  calore, aggiungi il burro morbido e mescola fino a farlo sciogliere completamente nel cioccolato fuso (così abbassi anche la temperatura del cioccolato). 

3. Miscelare le polveri: FARINA-CACAO–FECOLA dopo averle setacciate. Nella planetaria che sta montando versa a filo il cioccolato con il burro fusi insieme poi fermi la macchina e aggiungi dentro le polveri. Ripassalo nella planetaria con la frusta per smontare un po’ il composto. Aumenta la velocità della planetaria, versa il composto negli stampi con il sac à poche (se di silicone non c’è bisogno di infarinare  imburrare). Riempi fino a metà. Cottura rapida a 210° per 10'.





Sciogli a bagnomaria separatamente il cioccolato bianco (70g) e quello nero (70g). Preparati 2 sac a poche e lascia raffreddare le glasse per circa 30 min la bianca e 1 ora la nera. Poi decora i cuori con fili trasversali di cioccolato bianco e nero.

Biscotti con glassa di limone (150g zucchero a velo 1 cucchiaio di succo di limone 1 cucchiaio di acqua tiepida: mescola fino ad ottenere una massa non troppo fluida) , di cioccolato bianco e cioccolato nero.       




                  Crostatine con marmellate di marroni, albicocca, fragola e mirtilli
Per i biscotti e le crostatine ho fatto la pasta Frolla di Montersino due giorni prima e l'ho surgelata come spiega lui nel video. Poi il giorno di utilizzo l'ho messa in frigorifero qualche ora prima.
(sono venute circa 20 crostatine e 50 biscotti di varia misura)




Piccole Spumiglie di Cioccolato (ricetta di Luca Montersino)




Per 100 spumiglie
  • 125 g di albumi
  • 250 g di zucchero semolato
  • 125 g di cioccolato in gocce
  • 1 baccello di vaniglia
Per la finitura
  • 20 g di cacao amaro in polvere


Montate l'albume con 125 g di zucchero fino a ottenere una massa stabile e ben soffice. A fine montatura unite a mano mescolando dal basso verso l'alto lo zucchero rimanente i semi di vaniglia e le gocce di cioccolato. Modellate con il sac-à-poche sulle teglie rivestite di carta da forno quindi spolverizzate leggermente di cacao. Per non far scivolare i fogli mentre modellate le spumiglie sbafateli sotto con un dito della meringa, farà da colla. 
Infornate a 100° per circa 3 ore. 
Sono venuti dei vassoi golosissimi!



13 dicembre 2010

Torta golosa al cioccolato





ingredienti per 6\8 persone 
Per l'impasto
  • 250 g di cioccolato fondente
  • 6 uova
  • 200 g di zucchero di canna
  • 150 g di mandorle in polvere
  • burro per lo stampo


Per la glassa
  • 3 cucchiai di confettura di albicocche
  • 150 g di cioccolato fondente
  • 1,4 dl di panna fresca


Per decorare
  • 2 cucchiai di mandorle pelate 


1. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato spezzettato senza far bollire l'acqua. Sgusciate 5 uova separando tuorli e albumi in 2 diversi recipienti. Montate gli albumi a neve e teneteli da parte (sempre con un pizzico di sale); nell'altra ciotola lavorate i tuorli con l'uovo rimasto e lo zucchero fino ad ottenere un composto denso e spumoso (io utilizzo sempre il metodo di Luca Montersino prima scaldo in un pentolino le uova con lo zucchero girando con una frusta solo per 2 o 3 min. e poi monto il composto in planetaria o con le fruste elettriche, questo fa si che il composto diventi spumosissimo

2. Mescolate in una terrina le mandorle in polvere il cioccolato fuso i tuorli con lo zucchero e una cucchiaiata di albumi. Aggiungete gli albumi rimanenti mescolando delicatamente dal basso verso l'alto.

3. Imburrate uno stampo di 24 cm di diametro e versatevi il composto. Cuocete in forno già caldo a 170° per 45 min e fate riposare. Poi sfornate il dolce e lasciatelo raffreddare.

4. Scaldate la confettura in un pentolino e spalmatela su tutta la torta aiutandovi con una spatola.
Scaldate a bagnomaria la panna con il cioccolato spezzettato finché sarà sciolto, fate raffreddare leggermente in modo che la consistenza della glassa sia maggiore. Coprite interamente la torta con la crema e lasciate raffreddare. Guarnite la superficie con le mandorle spezzettate e i bordi con le codette di cioccolato.


Torta Caprese


Scorrere per l'abbinamento con il vino.

Ovviamente non potevo mancarmi l'enciclopedia della pasticceria e subito ho provato la torta caprese di Alfonso Pepe e questa ricetta essendo priva di farina va bene per chi è intollerante al glutine.
E' una ricetta che mi ha portato fortuna, nella mia passione per la pasticceria, con il mio blog che come descrive Anna Lisa, è come una piccola creatura da coccolare e curare tutti i giorni; al quale penso quando non posso aggiornare, e che mi ha messo in contatto seppur virtuale con tante persone con lo stesso linguaggio, la stessa passione e anche un pizzico di follia. Mi ha portato fortuna perchè mi è riuscita dalla prima volta così bene, che è ormai il mio cavallo di battaglia; i miei assaggiatori più esigenti (i miei figli) l'hanno descritta come goduriosa, scioglievole, più buona di una famosa tortina di una famosa pasticceria della nostra città, e quindi per me più del loro giudizio non esiste nulla di altrettanto esaltante. Da allora la propongo in tante versioni vestita a festa, e visto che è priva di farina sono sempre felice di avere un occhio di riguardo per tutti i commensali.

Torta Caprese vestita a festa


Ingredienti per una torta di 20 cm di diametro per 6 persone: 
  • 125 g di cioccolato fondente 
  • 125 g di burro 
  • 150 g di uova (pesate sgusciate) sono circa 3 uova  
  • 125 g zucchero semolato
  • 185 g di mandorle tostate macinate  
  • 1 arancia non trattata 
  • 80 g di albumi (3 albumi piccoli) 
  • 6 g di rum  
  • burro per lo stampo 
  • decorazione : zucchero a velo scaglie di cioccolato al latte.

Procedimento 

1. Per l'impasto tagliate a pezzetti il cioccolato, ponetelo in un polsonetto e fatelo sciogliere a bagnomaria, mescolando. Lavorate a crema il burro ammorbidito fuori dal frigorifero e aggiungetevi il cioccolato fuso.

2. Sbattete le uova con metà dello zucchero (prima le ho messe su un bagnomaria caldo e ho usato la frusta) dopo qualche minuto le ho messe nella planetaria al messimo e ho fatto montare bene. Aggiungete il composto di cioccolato e burro, le mandorle tostate e macinate e la scorza di arancia grattuggiata (io ho usato la scorza di un limone non trattato).

3. Montate gli albumi a neve ferma con lo zucchero rimasto e amalgamateli al composto mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli; infine aromatizzate con il rum. Versate il composto in uno stampo di 20 cm. di diametro imburrato e rivestito con carta da forno e fate cuocere in forno già caldo a 180° per 35 minuti circa. Sfornate sformate e fate raffreddare su una gratella per dolci.

4. Spolverizzate la torta con abbondante zucchero a velo facendolo cadere da un setaccio e decoratene il centro con le scaglie di cioccolato al latte (io ho usato il cioccolato bianco mi piaceva il contrasto con il nero della torta). Bon appetit!


torta caprese



Abbinamento per il vino a cura di Federica Christine Marzoli



ABBINAMENTO CON TORTA CAPRESE
Più di 300 sostanze chimiche stuzzicano il palato e circa 400 stimolano l'olfatto..
sono questi gli elementi che assieme determinano la particolare complessità di gusto che e' alla base del potere seduttivo e magico del cioccolato.Il fascino di questo prodotto è indiscutibile e ad esso concorre il fatto che é l'unico alimento che fonde esattamente a temperatura corporea inondando lentamente il palato con una sensazione vellutata ed armonica; in questa torta, il"regale" cioccolato si unisce al gusto esotico e ai profumi della mandorla, resi ancora piu intensi dalla tostatura di quest'ultima; un connubio delizioso..elegante, raffinato....Nella tradizione partenopea si dice che questa torta sia nata "per errore" daun distratto pasticcere dell'isola di Capri,che dimenticò di unire la farina agli ingredienti, prima di infornarla...., l'assenza di questo ingrediente la rende di certo piu concentrata, più "cioccolatosa" e leggermente piu' umida all'interno, il che permette di farla sciogliere in bocca e gustarla quasi senza masticarla, patinando la bocca con la sua morbidezza.
L'abbinamento ad un dolce che porta tante sensazioni gustative non puo' che essere qualcosa di altrettanto intenso, che non serva solo a "sgrassare" la bocca dalle sostanze oleose della mandorla, e dalla pasta di cacao del cioccolato, ma che ne esalti i retrogusti amarognoli senza coprirli d'altro che permetta loro di persistere in boccae che anzi, faccia venir voglia di concedersene ancora un po'. Per questo ho scelto un "nettare" che mi sorprende ad ogni nuovo ed estroso abbinamento:
CALISAYA Barbera d'Asti Chinato. Cantine Rovero.
Mi piace pensare alle vecchie botteghe degli "speziali" piemontesi, i farmacisti di una volta, che con i loro alambicchi hanno dato vita alla prima elaborazione dquesto vino, frutto della loro grandissima conoscenza di erbe aromatiche, officinalidelle spezie e dall'unione di Barbera d'Asti D.O.C. con infusi di corteccia di China Calissaia, legno di Quasso, semi di Cardamomo, radice di Genziana, Fava Tonca,Macis, bacche di Ginepro, Camomilla ed altri aromi naturali.
Nasce infatti caldo come "toccasana", per poi diventare un grande vino da meditazione, un dopopasto molto digestivo, proprio per la presenza delle molte erbe potenzialmente medicinali, ma che non ha nulla né dell' amaro centerbe delle abbazietrappiste, né dello sciroppo per la tosse, bensì ha l'eleganza,la personalitàla ricchezza dell'uva che lo compone nella sua totalità: la Barbera. I preziosi grappoli, selezionati da differenti appezzamenti, vengono vendemmiatidalla fine di settembre fino alla meta' di ottobre. La macerazione, della durata di 15 giorni, conferisce al vino la sua forte struttura e permette di estrarre gli aromi piu intensi, segue poi una fermentazione in vasche di acciaio, e un affinamento di due anni in botti di rovere  da 16Hl, nellcantine Rovero. La preziosa china e le erbe vengono preparate separatamente e messe in infusione in alcol; gli estratti ottenuti vengono uniti alla Barbera, il tutto posto in piccole botti di Rovere per almeno sei mesi, qui le sostanze si fondono e si equilibrano tra loro, dando a questo vino corpo, struttura, grande personalità e un bouquet di sentori variopinto che spazia dagli aromi delle spezie, alla frutta rossa, a quella nota di inchiostro dato dalla china. Anche al palato l'impatto amaro della china è il primo a farsi sentire, ma è subito smussato dagli zuccheri che bilanciano il tutto; si susseguono poi una serie di sapori di buona e gradevole persistenza, che terminano con un gradevole retrogusto amarognolo, erbaceo, ma non medicinale.
Ottimo come digestivo, o in abbinamento ai piu saporiti formaggi erborinati e...se vi piace osare, anche come aperitivo. Il suo grande corpo, permette a questo vino di mantenere tutte le sue caratteristiche a pieno, anche dopo 20 anni di invecchiamento in bottiglia.
>>Prezzo medio sugli scaffali delle enoteche 14-18 €.


La parola a Federica Christine, che ci racconta il suo percorso e che ha accettato di collaborare con questo blog, arricchendolo con la sua accurata conoscenza del vino, grazie Christine:


Ho iniziato a fare il vino con mio nonno, che aveva una vigna di non mi ricordoquale uva..e non mi ricordo in quale posto vicino Roma....Nell'uliveto dove vivo, seminterrata c'é ancora la cantina, passavo con lui interi pomeriggi con questo odore di mosto, che mi piaceva tanto. Era un vino semplice e rustico, ma per questo probabilmente il vino per me è un vero ALIMENTO FAMILIARE. Poi sono andata a studiare in Irlanda, dove in qualche vecchia fattoria ho imparato a fare sidro di mele e birra. Ho lavorato in qualche locale a Dublino dove si serviva vino cileno....fino a che non ho cominciato a lavorare a 21 anni (prima era vietato la') in  un'enoteca gestita da italiani, a Temple Bar( la piccola "Trastevere" di Dublino). Tornata in Italia, tra un turno in aeroporto e l'altro, ho fatto esperienza di sala (vera e propria ma utilissima manovalanza) e mi sono immersa nell'estroso mondo culinario-bio-creativo-rustico del bistrot IL RISTORO DEGLI ANGELI a Garbatella dove ho lavorato per un anno e mezzo. Mi sono poi decisa a fare un'esperienza piu enologica e ho cominciato a lavorare nella piccola ma preziosa enoteca VINUM VINI. Qui ho fatto il mio primo corso di degustazione e conoscenza del vino, per poi iscrivermi al corso ufficiale e professionale per prendere il diploma di SOMMELIER presso la F.I.S.A.R. di Roma. Come sai...il vino non va "IMPARATO", passami l'atrocità linguistica, ma va rigorosamente..bevuto e amato!!!!







12 dicembre 2010

marquise ricetta di Ernst Knam




La ricetta del marquise é pressoché identica a quella del pan di Spagna ma a differenza di quest'ultima è priva di farina; questa base quindi è particolarmente indicata nella preparazione per dolci per celiaci.

Marquise (è glutenfree)
1 base per circa 8 persone
3 uova più 2 albumi bio
160g di zucchero a velo
60g di cacao amaro
200g di fecola di patate
zucchero semolato per spolverizzare
    1. Montate gli albumi a neve ben ferma insieme a 140 g di zucchero a velo setacciato quindi continuando a mescolare unite il cacao la fecola setacciati e i tuorli leggermente montati con 20g di zucchero a velo. Mescolate il composto delicatamente. 
    2. Versate il composto sulla placca del forno foderata con la carta e livellatela con una spatola per ottenere uno strato spesso 2-3 cm. Fatelo cuocere in forno preriscaldato a 200° per 8-9 minuti. Infine spolverizzate con zucchero semolato.

    10 dicembre 2010

    estratto alla vaniglia Bourbon


    Estratto alla vaniglia: Ovviamente meglio quello fatto in casa con le vere bacche di Vaniglia di Bourbon del Madagascar; ho preso la ricetta da Tuki della Ciliegina sulla torta, io però utilizzo le bacche da cui ho già prelevato i semi per altre ricette: 1 bottiglia di vodka, inserite 15-20 baccelli tagliati in 2-3 pezzetti e scuotete la bottiglia che sceglierete a chiusura ermetica da 1 lt. una volta al giorno per i primi dieci giorni, poi quando ve ne ricordate. Si può utilizzare già dopo 3 mesi, ma l'ideale è dopo 6 mesi perché il sapore dell'alcool ha ceduto completamente il posto alla vaniglia, meraviglia!!!


    05 dicembre 2010

    a scuola di cucina...


    da uno dei più grandi chef di Roma.... ho avuto il grande privilegio di averlo a casa mia ... Grazie Luca!

    03 dicembre 2010

    Plumcake con glassa al cioccolato bianco di Ernst Knam




    IL SEGRETO PER NON FAR DEPOSITARE TUTTE LE GOCCE DI CIOCCOLATO IN FONDO AL DOLCE, MA DISTRIBUIRLE UNIFORMEMENTE NELL'IMPASTO, LO TROVATE AL PUNTO 3 DELLA LAVORAZIONE. DA APPLICARE IN QUALSIASI ALTRA VS. RICETTA.

    Ingredienti: 

    150 g burro 
    250 g zucchero semolato 
    125 g. di gocce di cioccolato 
    125 g di yogurt intero 
    350 g di farina 00 
    3 uova 
    50 ml di latte 
    12 g di lievito in polvere 
    12 ml di rum 
    100 g di cioccolato bianco


      1. In una ciotola montate bene il burro con lo zucchero e 25 g di yogurt intero. Deve diventare un composto cremoso. 

      2. Unite un po' alla volta 300 g di farina setacciata, le uova, il latte e lo yogurt rimanente e amalgamate tutto con cura con un cucchiaio di legno. 

      3. A parte unite in una ciotola la farina rimanente (50g), il lievito, le gocce di cioccolato e il rum. quindi aggiungeteli all'impasto e mescolate bene con un cucchiaio di legno. 

      4. Versate l'impasto in uno stampo da plum-cake delle dimensioni di 25x8 cm. cuocete nel forno preriscaldato a 170° per 50' circa. Deve essere dorato in superficie. Lasciate raffreddare. 

      5. Nel frattempo sciogliete in un pentolino il cioccolato bianco a bagnomaria, sformate il dolce e guarnite con la glassa al cioccolato. Spolverizzate di zucchero a velo, e servite.
      Se lo preferite, le gocce di cioccolato possono essere sostituite dai pistacchi interi (stesso peso stesso procedimento).

      plumcake con glassa al cioccolato bianco
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