Comincio da qui, da dove tutto ha inizio, la farina e l'acqua, il pane fatto in casa.
La scorsa settimana alla Città del Gusto del Gambero Rosso è stata presentata la Guida Roma 2014 e sono stati premiati ristoranti, wine bar, pizzerie, trattorie, alberghi di Roma. Una guida maneggevole e perfettamente suddivisa e consultabile. Per andare nel posto giusto. Dove 'giusto' non sta per 'fico', ma indica il posto che esattamente ti aspetti di trovare in base alle indicazioni e alle caratteristiche descritte nella guida. Senza avere sorprese insomma. Il che mi sembra già tutto. Quante volte si rimane delusi da una cena, per la qualità o per il prezzo o la s/cortesia del personale. Si annovera infatti nella guida anche il premio miglior servizio in sala.
Spiccano inoltre tra i premiati, i giovani ristoratori, il che dà una boccata d'aria e di ottimismo in questo momento storico non propriamente felice.
Io sono subito andata a provare Pinse e Buoi...nel quartiere S. Lorenzo premiato dall'Associazione Stampa Estera.
L'ambiente assomiglia ad un pub inglese dove si mangia molto bene. Mi accoglie la padrona di casa Loriana, che ha la dolcezza e l'occhio di chi ti invita a cena a casa sua. Ti accompagna al tavolo e si chiacchiera amabilmente, non sembra avere mai fretta nel parlarti anche se mille sono le cose che cura personalmente.
Questi sono i piatti che ho provato, ovviamente la famosa pinsa, che è una pizza a base di farina di riso fatta lievitare per 72 ore, leggerissima e saziante. Il cacio e pepe con tonnarelli fatti in casa, (perfetti al dente e spessi come piacciono a me!) tre pepi (ottimi) e la ricotta fresca. Il grande classico romano, il baccalà con patate, forse in questo piatto eccellente nelle materie prime, utilizzerei per un mio gusto personale, il timo più delicato e abbinabile al pesce, piuttosto che il rosmarino.
La carta delle birre è davvero interessante, io ho provato la rossa alla spina. C'era anche un tavolo piuttosto nutrito di vegetariani quindi l'attenzione ad uno stile alternativo, con una scelta ampissima di pietanze. Molti prodotti sono dop, dal Patanegra, ai formaggi, alle carni.
E... il pane fatto in casa, lievitato in celle apposite per 72 ore: così buono che viene voglia di portarselo a casa.
I dolci non li ho provati, ma Loriana mi ha deliziato con cioccolatini Vahlrona, che ho accompagnato con un piccolo panino, perfetto. Ho fatto male?
Nota curiosa: all'uscita ho incontrato i Negramaro che attendevano di sedersi, accolti da Floriana, amici da tempo. Aspettavano il loro turno, senza smanie di protagonismo. Un punto in più anche a loro.
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La sala della premiazione al Gambero Rosso
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La guida la trovate in edicola e in libreria, 10,00 € spesi benissimo.
'Ripagati già dalla prima uscita senza sorprese'
Nella Guida troverete anche una sezione della Tradizione: dove mangiare la migliore Amatriciana, Carbonara, Carciofi, Coda alla Vaccinara, Crostata e Fritti.
Già ho la mappa in mente...:)
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Serata di premiazione al gambero rosso
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A presto
e buon cibo
Mony