27 luglio 2012

torta rovesciata alle pesche e sliding doors



                                                                         
                                                              L'interessante contest di Patty di Andante con Gusto  sulla cinegustologia,  mi ha fatto volare subito con la mente alle scene di una delle mie commedie preferite: Sliding doors. Tutti lo ricorderanno, la protagonista Helen (Gwyneth Paltrow) si vede con l'occhio della cinepresa vivere le due vite parallele se avesse preso/perso quel treno, di qui sliding doors. La prima Helen che prende il treno scoprirà il suo fidanzato a letto con un'altra, la seconda Helen, che lo perde, invece, non potrà scoprire subito il tradimento del molliccio fidanzato. Di qui le 'due vite' avranno percorsi assolutamente diversi, e vedranno combattiva e "decisionista" la prima Helen, rassegnata e apparentemente perdente la seconda. 

Degna di nota è la costruzione serrata e attentissima dei dettagli dei luoghi, che le due Helen percorrono e incrociano nei due differenti spazi temporali, sui quali si giocano poi epiloghi ben diversi. Ciò che per me rimane sempre vivido nella memoria, è l'incipit del film applicato spesso anche alle nostre vite "se avessi preso quel treno 5 minuti dopo o prima, cosa sarebbe accaduto". Tutto avrebbe potuto essere diverso.  Qui emerge nitida la sensazione, che la fatalità e il caso tornino a "regolare la vita in assenza di libero arbitrio", accentuata dal fatto che le due Helen non potranno scegliere binari alternativi da percorrere, rispetto a quelli imposti dall'evento scatenante (le porte del treno). E un altro incidente alla fine imporrà un giro di vite al percorso 'scelto' dalla Helen più combattiva. E' l'uomo, certo, che 'sceglie' di comportarsi in un certo modo rispetto ad un accadimento imprevisto e non regolato dalla sua volontà; ma è altrettanto vero che la vita offre, appunto, imprevisti e incidenti di percorso, che non possiamo, va da sé, prevedere né cambiare. La nostra ratio si applica solo dopo, a fatto avvenuto, decidiamo finalmente qual è il nostro ruolo e il binario che vogliamo percorrere. 



Quante volte diciamo "mi sono trovato al momento giusto nel posto giusto". La casualità è parte integrante della nostra vita, sulla quale poi imprimiamo le nostre scelte, ma solo a posteriori. Se non fossi stata lì in quel momento... la mia vita sarebbe potuta essere diversa, completamente... "ROVESCIATA". Esattamente come la mia Torta rovesciata alle pesche, massima rappresentazione gustativa di questo bel viaggio narrante. Un'ultima considerazione riguarda la capacità arguta che lo sceneggiatore Howitt applica nell'intersecare in tre o quattro momenti la contemporaneità delle due diverse vite. Le due Helen, ad esempio, si incrociano 'davvero' quando una guarda l'altra che ha preso il treno, o quando al pub una piange disperata per il tradimento e l'altra la guarda felice e ignara mentre festeggia con il suo fidanzato. E addirittura con la splendida citazione di Monthy Python, nella scena finale in ascensore, Howitt ci dà un'indicazione precisa della reminiscenza che Helen ha della sua vita parallela. D'altronde il cinema, da Woody Allen in poi, è pieno di occasioni al bivio come questa, la voglia di 'dare una sbirciatina' all'altra vita e di come sarebbe potuta essere, se avessimo preso o se avessimo perso quel treno.





Anche la mia torta ha due vite distinte: può essere mangiata come una torta soffice con sotto le pesche, oppure rovesciata, con le pesche in bella vista sulla superficie. E' questione di pochi attimi e di pura casualità.



La ricetta di base l'ho presa da Federica e ho apportato alcune modifiche:
Ingredienti:

io ho utilizzato una tortiera di 18 cm (ormai c'ho la fissa) ma mi rendo conto che è meglio da 20-22 cm. così viene più bassa e non deve cuocere a lungo.

150 g di farina
75 g di fecola
75 g di amido di mais
175 g di zucchero di canna
2 uova codice 0
200 g di mascarpone
75 g di latte
100 g di yogurt
1 bustina di cremor tartaro (o lievito)
2 pesche
2 noci di burro + 2 cucchiai di zucchero


1. Sbucciate le pesche, fate degli spicchi e passateli in padella con del burro e 2 cucchiai di zucchero di canna. Cuocete per qualche minuto. Tenete da parte.
2. Lavorate con una frusta il mascarpone con il latte e lo yogurt. Otterrete così una crema liscia. 
3. Setacciate insieme le farine con il lievito e un pizzico di sale. 
4. Montate le uova con lo zucchero per circa 10 minuti per ottenere un composto gonfio. 
5. Inserite nel composto di uova, poco alla volta, le farine e la miscela di mascarpone, alternativamente, mescolando con cura.

6. Preparate una teglia imburrata e ricopritela con carta da forno, facendola fuoriscire dai bordi. Mettete 2 o 3 ciuffi di burro sopra la carta e versate le pesche caramellate con il loro succo. Versate sopra anche il composto. 
7. Infornate a 180° e cuocete per 1h e 15' (se scegliete la tortiera più grande cuocerà in minor tempo). Fate la prova stecchino. Aspettate che si freddi, copritela con il  piatto da portata e ROVESCIATELA sopra. E' deliziosamente buona.
Con questa ricetta partecipo al contest di Patty 



21 luglio 2012

il ciambellone di santin




Già in un altro post ho parlato della grande soddisfazione che si prova nel fare una ricetta all'apparenza semplice, ma difficile da realizzare a regola d'arte; come gli spaghetti pomodoro e basilico, tutti li facciamo ... ma farli ad hoc non è poi facilissimo. Quindi fare il ciambellone, che è forse il primo passo in cucina, la prima prova nel cimentarsi con la pasticceria di casa, e farlo a regola d'arte con la ricetta di un Maestro, è un'esperienza rivelatrice. Quel quid, quel tocco che lo rende perfetto; in questo, di Maurizio Santin, mi ha colpito la sofficità perfetta e allo stesso tempo la consistenza soda dell'impasto. Cioè quando lo affetti non ti si spana tutto di briciole sulla tortiera, pur rimanendo perfettamente morbido. E' quasi un ossimoro lo so (morbido-sodo), ma i maestri fanno anche questo. Eccovi la ricetta presa dal suo libro le Basi di Pasticceria.


Ingredienti per uno stampo di 28 cm:

300 g di farina
4 uova codice 0
250 g di zucchero
1 bicchiere di olio di semi
7 g di lievito chimico (io ho usato il cremor tartaro)
5 g di sale fino
1/2 bicchiere di latte
aroma a piacere (scorza di limone, arancia o vaniglia) io ho usato il limone




Come si fa::
1. Montate i tuorli con lo zucchero e l'aroma scelto fino ad ottenere un composto soffice e spumoso (ci vogliono 8 minuti circa). Aggiungete il latte e l'olio e mescolate. Inserite da ultimo la farina setacciata con il lievito amalgamando con una spatola. 
2. Montate gli albumi a parte (con 2-3 gocce di limone) e incorporateli al composto delicatamente. Versate in uno stampo imburrato (io l'ho anche infarinato leggermente)  e cuocete a 180° per 45 minuti circa. Controllate con lo stecchino la cottura. Prima di infornare ho sparso sulla superficie della granella di zucchero.
Eccheccevò?



Con questa ricetta partecipo alla raccolta ricette famose per i bimbi fatte in casa, 
di Ale del blog Mamma Papera


Aspetto le vostre ricette sull'amicizia per il mio contest qui sotto...



16 luglio 2012

il mio nuovo contest: l'amicizia... se fosse una ricetta sarebbe...

Qualche giorno fa, non so se vi ricordate, avevo postato la torta alle carote, come inno all'amicizia, dedicata ad un'amica cara, come un piccolo dono rappresentativo del legame che ci unisce. Allora nei commenti Pupaccena mi scrisse paroli testuali "se l'amicizia fosse una torta sarebbe proprio una torta di carote"; io le risposi, che questa era senz'altro una bellissima idea per un contest, per rinnovare un legame e parlarne nei propri blog. L'amicizia, nella quale tutti ci rifugiamo nei momenti di bisogno, ma anche in quelli di vera e pura allegria. Quella persona, alla quale pensiamo quando ci accade qualcosa di straordinario nella nostra vita, e mentre ci accade pensiamo 'devo raccontaglielo', 'che cosa penserà', 'devo sfogarmi con lei/lui', 'ho bisogno di parlarci', solo lei/lui mi saprà consigliare e mi capirà...
Allora eccoci qui, l'azienda online Zalando, che tutti conoscerete mi ha proposto di organizzarlo insieme, e con molto piacere, vi invito a presentarmi le vostre ricette legate ad un'amicizia particolare, ad un momento in cui quella persona vi ha fatto sentire amati e sostenuti al di là di qualsiasi giudizio, quel rapporto così speciale che non eguaglia altri per disinteresse, e pura affinità dell'animo e della mente. 


Vi indico le piccole regole per partecipare a questo bel gioco, e sono curiosa di leggere anche i vostri racconti o le vostre frasi dedicate a chi pensate come vostro amico nei momenti importanti, ma anche in quelli noiosi o di routine della vostra vita.
1) una ricetta che secondo voi rappresenti l'amicizia, e linkarla qui sotto nei commenti;
2) l'azienda mi ha chiesto una cosa molto simpatica, che scegliate un loro prodotto online, che vi piacerebbe regalare al vs amico/a, metterlo nel post con il link al prodotto stesso presente nel loro sito. 
3) esporre il banner del contest nel post e nella sezione che dedicate ai contest;
4) se vi piace, ma solo se vi piace, ormai mi conoscerete un pò, unitevi agli amici della mia cucina;
5) potete linkare anche ricette già postate ripubblicandole in occasione di questo contest, con la motivazione;
6) il contest scade il 10 settembre  30 settembre alle ore 23.59
Cosa si vince.
L'azienda Zalando ha messo in palio per il vincitore, un voucher di 80 € da spendere presso di loro, magari ... per fare quel regalo al vostro amico a cui pensavate da un po'!Il voucher ha un valore di 80 € con una spesa minima (coperta da voucher) di 70 € ed è valido fino al 30/11/2012.

Piccolo aggiornamento del contest: La musa ispiratrice di questo contest Puppacena, ha accettato di aiutarmi nella scelta della ricetta vincitrice anche in base al racconto alla storia, alla dedica rivolta alla propria amica/o. 
Ringrazio il marketing di Zalando per aver impostato in modo non invasivo il contest lasciandomi tutta la libertà di esprimermi e di permettere a voi di esporre un oggetto del desiderio e non il loro banner. Non è da tutti. Fatevi sotto con le ricette "amiche".
 Un bacio a tutti 
  Mony


Lista delle ricette partecipanti QUI:




12 luglio 2012

cake alla birra rossa e cioccolato fondente

Che dire? Fa caldo! L'ho letto mille volte nei blog e sentito nei tg, che dire è estate? mi sembra di sì! Allora tutto normale no? E d'inverno che fa freddo? Una tragedia! Tutti a sottolineare che fa freddo, ma è inverno no? E allora tutto normale. Prendevamo tanto in giro gli inglesi per le loro conversazioni sul tempo ("se non sai di cosa parlare limitati ad accennare al weather darling...") e noi siamo diventati peggio di loro. Una noia mortale! Scusate lo sfogo ma ... sapete è il caldo...



Quindi nonostante il caldo torrido, inusuale, eccezionale di questo Luglio!?!?!? io vi propongo una cake che mi sconfinferava parecchio fare ed è stata pubblicato sul blog amico di Tania Valentini e vi propongo qui per chi ha in frigorifero tanta birra gelata (visto che fa caldo!) da gustare con una bella pizza. Beh una lasciatela da parte per provare la mia torta! Chissà che non vi piaccia, magari mangiata dopo la pizza. Optate poi per una vacanza in montagna però, la linea ne risentirebbe un pò...


Ingredienti per una tortiera di 22-24 cm


250 ml di birra (io ho Moretti La Rossa)

100 g di cacao amaro di buona qualità
200 g di burro
250 g di zucchero semolato
150 g di zucchero di canna
150 g di latticello o panna acida
2 cucchiaini di bicarbonato di soda
1 cucchiaino di  homemade 
2 uova codice 0
270 g di farina 00
un pizzico di sale



Procedimento
1. Sciogliete il burro nella birra a fuoco basso. Aggiungete il cacao e gli zuccheri setacciati insieme, mescolate e togliete dal fuoco quando saranno ben amalgamati.2. Versate in una ciotola il latticello con le uova e l’estratto di vaniglia, mescolate con una frusta e aggiungete il composto alla miscela di birra. In un’altra ciotola ancora, mescolate il bicarbonato di soda, la farina e il pizzico di sale precedentemente setacciati insieme e poi aggiungete al composto.
3. Imburrate una teglia di 22-24 cm con i bordi alti e ricoprite il fondo e i bordi con carta da forno facendo fuoriuscire di 2-3 cm. in altezza. Versate il composto e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti circa. Sfornate e spolverizzate con zucchero a velo.

Vi auguro un buon fine settimana e mi raccomando al caldo...
Baci
Monica

10 luglio 2012

all' hosteria mattta



Non è un errore, ci sono tre T e non è un modo di dire: al mad inn delle Felcete, Flavia Biscarini, con un trascorso nell'alta moda, si è tuffata in questo posto e nella sua cucina, dopo averne girovagate diverse nel mondo; ha messo su un posticino, che quando arrivi te la devi abbracciare per forza, pure se è la prima volta che la incontri! Un vero portento, impossibile non seguirla (io fin dentro la cucina, infornando le mie torte), impossibile non tornarci.


Si trova a Marsciano vicino a Perugia, e per arrivarci devi scendere una discesa bianca che è come un sentiero uscito fuori dalla favola di Biancaneve, volti pagina e ... ci sei dentro!

Quando sei lì ti trascina la Natura nel suo posto "giusto" e senza rendertene conto stai facendo terapia; terapia antistress, anti-inquinamento acustico, antiorologi, non ci sei più e ci sei al cento per cento, dentro la bolla verde e azzurra del lago naturale, che disseta la tenuta e i tuoi occhi. 

Un posto dove l'arte, il cibo, e il verde si sposano danzando al ritmo delle cicale e dove le lucciole ti illuminano il selciato. I bambini rinati, diversi, perfetti nel luogo da dove tutti noi proveniamo: la terra, massima espressione di vita ed equilibrio. 

06 luglio 2012

crostata di ricotta di bufala e fichi caramellati



Ho avuto l'onore di vedere pubblicata questa ricetta sul web magazine Tafter.it. Sono molto legata agli ingredienti e al tipo di elaborazione di questo dolce, che rispecchia il mio gusto e la ricerca della stagionalità e freschezza dei formaggi e della frutta che lo compongono. Per questo se avessi un ristorante sarebbe la prima ricetta che farei entrare nel mio menu... e chissà se un giorno!



 Per la pasta frolla

  • 100 g di farina gialla fioretto
  • 200 g di farina 00
  • 150 g di burro ammorbidito
  • 150 g di zucchero di canna
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 uovo codice 0
  • 1 cucchiaino di  homemade (facoltativo)
  • 1 pizzico di sale 


 Per il ripieno
  • 200 g di ricotta di bufala
  • 150 g di yogurt bianco
  • 200 g di panna montata al 70%
  • 170 g di zucchero semolato
  • 3 uova codice 0
  • 1 limone non trattato 

 Per decorare
  • 12 fichi
  • mandorle a lamelle
  • zucchero a velo
  • 3 cucchiai di zucchero di canna



Procedimento
1. Impastate brevemente gli ingredienti della pasta frolla a mano o in planetaria e formate una palla. Stendetela tra due fogli di carta da forno e mettete a riposare in frigorifero il tempo necessario a preparare il ripieno.  
2. In una terrina mescolate con una frusta a mano la ricotta, lo yogurt, la panna montata al 70% e lo zucchero fino a ottenere un composto liscio ed omogeneo. Inserite le uova una alla volta e amalgamate con cura. Aggiungete la scorza grattata di un limone non trattato.  

3. Stendete la pasta frolla ad uno spessore di 5 mm (deve essere abbastanza sottile da permettere una cottura omogenea). Ricoprite il fondo e i bordi di una tortiera di 28 cm, imburrata e infarinata. Bucherellate la pasta frolla e versate il composto di ricotta al suo interno. Infornate a un’altezza medio - bassa a 170° e cuocete per 45 minuti; coprite la superficie della crostata con un foglio di alluminio e proseguite la cottura per altri 15 minuti. 
4. Nel frattempo tagliate i fichi in quattro e lasciate marinare in una ciotola con 3 cucchiai di zucchero di canna. Estraete la crostata, disponete i fichi in cerchi concentrici sulla superficie, facendo affondare la punta nella crema e spargete le lamelle di mandorle; proseguite la cottura per altri 15 minuti circa. Sfornate la crostata, spolverizzate con zucchero a velo e servite tiepida o fredda. Conservate in frigorifero. 




02 luglio 2012

il trionfo della frutta: la crostata



D'estate i dolci si fanno con la frutta esagerata di questa stagione. 
E la frutta d'estate si fa dolce come una torta, anzi come una crostata. 
Un quadro d'autore, che nulla ha bisogno per imbellettarsi. 
Anzi la pasta frolla qui serve solo da letto, come piatto da portata, 
perché troppa è la risultanza della natura in questi frutti.



Ognuno ha la sua ricetta collaudata per la pasta frolla, quindi procedete come al solito. Questa è la mia.

Ingredienti per la pasta frolla:

100 g di farina gialla 
200 g di farina 00 
150 g di burro ammorbidito 
150 g di zucchero di canna 
60 g di mandorle ridotte in granella 
1 uovo codice 0 
lemon zest 
mandorle a lamelle 
1 cucchiaino di vaniglia (io ho usato il liquore alla vaniglia home made
1 pizzico di sale 

per la finitura
marmellata 
2 fogli di gelatina 
frutta di stagione (kiwi, albicocche, pesche, uva)

    Amalgamate come fate di solito gli ingredienti della pasta frolla. Fate riposare in frigo, disponetela quindi dopo averla stesa, su una teglia rettangolare e su forme piccole per crostatine, imburrate e infarinate. Distribuite la marmellata a piacere e le lamelle di mandorle. Cuocete a 190° per circa 45-50 minuti. 
    Mentre si raffredda, pulite e sbucciate la frutta. Disponetela sulla crostata tiepida, e spennellate con gelatina in fogli, ammorbidita e sciolta in un pentolino con gelatina di albicocche. Fate aderire sopra le lamelle di mandorle.



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