L'interessante contest di Patty di Andante con Gusto sulla cinegustologia, mi ha fatto volare subito con la mente alle scene di una delle mie commedie preferite: Sliding doors. Tutti lo ricorderanno, la protagonista Helen (Gwyneth Paltrow) si vede con l'occhio della cinepresa vivere le due vite parallele se avesse preso/perso quel treno, di qui sliding doors. La prima Helen che prende il treno scoprirà il suo fidanzato a letto con un'altra, la seconda Helen, che lo perde, invece, non potrà scoprire subito il tradimento del molliccio fidanzato. Di qui le 'due vite' avranno percorsi assolutamente diversi, e vedranno combattiva e "decisionista" la prima Helen, rassegnata e apparentemente perdente la seconda.
Degna di nota è la costruzione serrata e attentissima dei dettagli dei luoghi, che le due Helen percorrono e incrociano nei due differenti spazi temporali, sui quali si giocano poi epiloghi ben diversi. Ciò che per me rimane sempre vivido nella memoria, è l'incipit del film applicato spesso anche alle nostre vite "se avessi preso quel treno 5 minuti dopo o prima, cosa sarebbe accaduto". Tutto avrebbe potuto essere diverso. Qui emerge nitida la sensazione, che la fatalità e il caso tornino a "regolare la vita in assenza di libero arbitrio", accentuata dal fatto che le due Helen non potranno scegliere binari alternativi da percorrere, rispetto a quelli imposti dall'evento scatenante (le porte del treno). E un altro incidente alla fine imporrà un giro di vite al percorso 'scelto' dalla Helen più combattiva. E' l'uomo, certo, che 'sceglie' di comportarsi in un certo modo rispetto ad un accadimento imprevisto e non regolato dalla sua volontà; ma è altrettanto vero che la vita offre, appunto, imprevisti e incidenti di percorso, che non possiamo, va da sé, prevedere né cambiare. La nostra ratio si applica solo dopo, a fatto avvenuto, decidiamo finalmente qual è il nostro ruolo e il binario che vogliamo percorrere.
Degna di nota è la costruzione serrata e attentissima dei dettagli dei luoghi, che le due Helen percorrono e incrociano nei due differenti spazi temporali, sui quali si giocano poi epiloghi ben diversi. Ciò che per me rimane sempre vivido nella memoria, è l'incipit del film applicato spesso anche alle nostre vite "se avessi preso quel treno 5 minuti dopo o prima, cosa sarebbe accaduto". Tutto avrebbe potuto essere diverso. Qui emerge nitida la sensazione, che la fatalità e il caso tornino a "regolare la vita in assenza di libero arbitrio", accentuata dal fatto che le due Helen non potranno scegliere binari alternativi da percorrere, rispetto a quelli imposti dall'evento scatenante (le porte del treno). E un altro incidente alla fine imporrà un giro di vite al percorso 'scelto' dalla Helen più combattiva. E' l'uomo, certo, che 'sceglie' di comportarsi in un certo modo rispetto ad un accadimento imprevisto e non regolato dalla sua volontà; ma è altrettanto vero che la vita offre, appunto, imprevisti e incidenti di percorso, che non possiamo, va da sé, prevedere né cambiare. La nostra ratio si applica solo dopo, a fatto avvenuto, decidiamo finalmente qual è il nostro ruolo e il binario che vogliamo percorrere.
Quante volte diciamo "mi sono trovato al momento giusto nel posto giusto". La casualità è parte integrante della nostra vita, sulla quale poi imprimiamo le nostre scelte, ma solo a posteriori. Se non fossi stata lì in quel momento... la mia vita sarebbe potuta essere diversa, completamente... "ROVESCIATA". Esattamente come la mia Torta rovesciata alle pesche, massima rappresentazione gustativa di questo bel viaggio narrante. Un'ultima considerazione riguarda la capacità arguta che lo sceneggiatore Howitt applica nell'intersecare in tre o quattro momenti la contemporaneità delle due diverse vite. Le due Helen, ad esempio, si incrociano 'davvero' quando una guarda l'altra che ha preso il treno, o quando al pub una piange disperata per il tradimento e l'altra la guarda felice e ignara mentre festeggia con il suo fidanzato. E addirittura con la splendida citazione di Monthy Python, nella scena finale in ascensore, Howitt ci dà un'indicazione precisa della reminiscenza che Helen ha della sua vita parallela. D'altronde il cinema, da Woody Allen in poi, è pieno di occasioni al bivio come questa, la voglia di 'dare una sbirciatina' all'altra vita e di come sarebbe potuta essere, se avessimo preso o se avessimo perso quel treno.
Anche la mia torta ha due vite distinte: può essere mangiata come una torta soffice con sotto le pesche, oppure rovesciata, con le pesche in bella vista sulla superficie. E' questione di pochi attimi e di pura casualità.
La ricetta di base l'ho presa da Federica e ho apportato alcune modifiche:
Ingredienti:
io ho utilizzato una tortiera di 18 cm (ormai c'ho la fissa) ma mi rendo conto che è meglio da 20-22 cm. così viene più bassa e non deve cuocere a lungo.
150 g di farina
75 g di fecola
75 g di amido di mais
175 g di zucchero di canna
2 uova codice 0
200 g di mascarpone
75 g di latte
100 g di yogurt
1 bustina di cremor tartaro (o lievito)
2 pesche
2 noci di burro + 2 cucchiai di zucchero
1. Sbucciate le pesche, fate degli spicchi e passateli in padella con del burro e 2 cucchiai di zucchero di canna. Cuocete per qualche minuto. Tenete da parte.
2. Lavorate con una frusta il mascarpone con il latte e lo yogurt. Otterrete così una crema liscia.
3. Setacciate insieme le farine con il lievito e un pizzico di sale.
4. Montate le uova con lo zucchero per circa 10 minuti per ottenere un composto gonfio.
5. Inserite nel composto di uova, poco alla volta, le farine e la miscela di mascarpone, alternativamente, mescolando con cura.
6. Preparate una teglia imburrata e ricopritela con carta da forno, facendola fuoriscire dai bordi. Mettete 2 o 3 ciuffi di burro sopra la carta e versate le pesche caramellate con il loro succo. Versate sopra anche il composto.
7. Infornate a 180° e cuocete per 1h e 15' (se scegliete la tortiera più grande cuocerà in minor tempo). Fate la prova stecchino. Aspettate che si freddi, copritela con il piatto da portata e ROVESCIATELA sopra. E' deliziosamente buona.
Con questa ricetta partecipo al contest di Patty