E' IN FINALE ^-^
Questa è una ricetta piena di contaminazioni! Diciamo che è un lavoro a 6-8 mani non solo per gli ingredienti che provengono da tradizioni e culture gastronomiche esotiche lontane mille miglia da noi; ma anche perché è una ricetta nata da qui (grazie Emanuela) proseguita con Montersino, e raffinata con un trucco di Ernst Knam dentro la mia piccola amata cucina. Cara Vaty questo concerto di sapori e e profumi è per te, per il tuo contest davvero unico.
"Cara Vaty ho pensato ad una ricetta della tradizione italiana, semplice, comune come il ciambellone, che è dentro tutte le case. Ognuno di noi ha la propria ricetta infallibile del ciambellone, tramandata da nonne o zie e che parla la lingua della colazione italiana, rappresentativa delle nostre abitudini. Contaminare questo dolce è stato, quindi, per me l'unione di culture gastronomiche diverse, la contaminazione che passa attraverso la tradizione dei popoli" This is all for you dolce amica.
Ingredienti per uno stampo da ciambellone di 24 cm
(meglio più piccolo così viene altissimo...)
200 g di farina
130 g di fecola di patate
175 g di zucchero a velo
4 uova bio
1 radice di zenzero fresca
120 ml di olio di riso
150 ml di latte di soia
125 g di gocce di cioccolato fondente (o cioccolato che ridurrete in pezzetti)
1 cucchiaio di estratto di vaniglia (o liquore a vostra scelta)
1 bustina di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
Come si fa:
Emulsionate con il minipimer le uova e l'olio di riso. Montate la crema così ottenuta in planetaria o con le fruste elettriche abbastanza a lungo da ottenere una massa spumosa. Sempre montando, aggiungete lo zucchero a velo e la fecola di patate setacciate insieme. Con una spatola aggiungete solo 150 g di farina setacciata con il cremor tartaro e il bicarbonato, alternando il latte di soia (fin qui siamo a casa Montersino).
Aggiungete lo zenzero grattugiato mescolando delicatamente. A parte in una ciotola mescolate con un cucchiaio le gocce di cioccolato fondente con l'estratto di vaniglia (o il liquore scelto) e i rimanenti 50 g di farina. Aggiungete il composto ottenuto all'impasto preparato, mescolando dall'alto verso il basso. Il cioccolato non si fermerà sul fondo (Knam docet). Versate il composto nello stampo unto con olio di riso e infarinato e cuocete per 50 minuti a 180°.
Cioccolato e zenzero parlano da soli, si amano e si confondono in un'armonia perfetta dentro una nuvola soffice e leggera, conferita dall'olio di riso e dal latte di soia.
Questo dolce è privo di lattosio.
Con questa ricetta partecipo al contest
Contaminazioni della mia cara amica Vaty
Note bibliografiche: Il latte di soia è un alimento vegetale originario della Cina, fu utilizzato per la prima volta nel 164 a.C. Poi il suo impiego si estese a tutto il Giappone. Lo Zenzero deriva dalla stessa famiglia della pianta del cardamomo ed è originaria dell'Estremo Oriente.
Moni, mi ricorda un altro dolce strepitoso uscito dalla tua cucina, una nuvola di dolcezza e di amore che non dimenticherò mai, campassi cent'anni!!!
RispondiUn abbraccio!!!
E' vero la base del procedimento è quella nuvola... un abbraccio a te carissima Roby.
Beh la protagonista non potrà che esserne felice cara Monica... questo ciambellone è divino e la storia che ha contribuito a farlo nascere è ancora più bella!!! complimentissimi un grande abbraccio :)
Rispondigrazie Simo un abbraccio a te, è bello averti scoperta!:)
Moni, una contaminazione da favola, uno dei nostri classici rivisitato alla perfezione....è poi e' vera,ente bellissimo, a me a volte il ciambellone viene più alto da una parte e gobbo dall'altra, questo e' unico ed eccezionale! Brava tesoro
RispondiGRazie Maddi, si inciampa sempre sulla gobba del ciambellone, è il percorso tortuoso delle pasticciere per passione. Idem :) un bacio grande
Bellissima la tua contaminazione ed è proprio vero le cose più semplici sono quelle che catturano il cuore, complimenti e sono certa che Vaty sarà felicissima.
RispondiConcordo, grazie per le tue parole, un bacio grande.